Il nostro albero di Pasqua le foglie di diverso colore seguono l'ordine di quelle del simbolo dell'Anno Santo e sopra riportano il logo di ciascuna domenica come sotto indicato
Il nostro cammino in questa Quaresima
I Domenica | II Domenica | III Domenica | IV Domenica | V Domenica |
Credo in chi? | Credere alle sue promesse | Credere al Dio della vita | Credere è fraternità e condivisione | Credere nella misericordia |
Introduzione
Siamo giunti alla V domenica di Quaresima, oggi la Scrittura ci esorta a credere al Dio della Vita e della Misericordia, alle sue promesse, alla vita nuova che ci dona ogni giorno. Nel racconto evangelico dell’adultera, con l’opera proiettata di Ernani Costantini della nostra Chiesa, Gesù posto davanti al tranello dei farisei di seguire o meno la stretta osservanza della Legge di Mosè, ossia la lapidazione, sceglie una terza strada, la misericordia, guarda con amore la donna disperata e terrorizzata, la perdona non la scusa, soprattutto ricorda che nessuno è giusto davanti a Dio che non vuole “la morte del peccatore, ma che si converta e viva" (Ez 33,11).
La misericordia apre alla fiducia e questa porta alla speranza, ma tenendo sempre presente che la conversione è un’assunzione di responsabilità ed un impegno al rinnovamento continuo. Nella prima lettura allo sconforto del popolo di Israele, in esilio e deportato in Babilonia, che rischiava di ancorarsi al passato, alla ligia obbedienza della Legge per non soccombere e disperdersi, il profeta Isaia ricorda con forza che Dio è il Dio della Vita, che ri-crea nuovamente ogni strada, ogni via, annunciando: “Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” (Is 43,19).
Misericordia, fiducia nel Dio della Vita, speranza, perdono, conversione questo è quanto le Scritture ci invitano a meditare.
Intenzioni Penitenziali
Signore Gesù, perdonaci quando, chiusi nel nostro egoismo, non abbiamo accolto il tuo perdono e la tua misericordia
Signore pietà
Cristo Gesù, ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che abbiamo giudicato e avremmo voluto scagliare pietre verso i nostri fratelli e sorelle dimenticando la sollecitudine e la vicinanza fraterna
Cristo pietà
Signore Gesù perdonaci quando siamo rimasti ripiegati sul nostro passato, incapaci di vedere la strada nuova che Dio ha preparato per noi
Signore pietà
Preghiere dei Fedeli
Dio della Vita sostieni il nostro papa Francesco, donagli sollievo nel corpo e nello spirito, guida l’Assemblea sinodale delle Chiese in Italia perché sia sempre aperta al dialogo, alla condivisione e all’ ”ascolto obbediente dello Spirito” (Messaggio dei partecipanti a Papa Francesco, 3 aprile 2025) preghiamo
Signore, convertici al tuo amore
Dio della Misericordia ti preghiamo per tutti i paesi martoriati dalla guerra, per la Terra Santa, L’Ucraina, il Congo, il Sud Sudan, per il Myanmar, fa si che la diplomazia, gli scambi e gli aiuti umanitari internazionali, possano far tacere le armi ed i bombardamenti
Signore, convertici al tuo amore
Per i sofferenti nel corpo e nello spirito perché la Misericordia e l’amore del Dio della Vita siano sempre con loro. Signore ti ringraziamo per tutti i curanti ed il Mondo della sanità, che in questi giorni, insieme agli Ammalati, celebrano il Giubileo della speranza, per i medici, i ricercatori, gli infermieri, tutti gli operatori sanitari, i volontari, i parenti ed amici che instancabilmente si prendono cura con forza, passione e pazienza dei nostri fratelli e delle nostre sorelle sofferenti, preghiamo
Signore, convertici al tuo amore
Per tutti noi qui riuniti, per tutti i nostri fratelli e sorelle che non hanno potuto essere qui con noi, perché le nostre relazioni siano orientate alla condivisione, alla fraternità, alla cura e possiamo camminare insieme verso la Pasqua del Signore nostro Gesù Cristo, preghiamo
Signore, convertici al tuo amore
Antifona di Comunione
Preghiamo insieme con l’antifona di comunione che sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione: dalla mensa della Parola alla mensa Eucaristica.
“Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. “Nessuno, Signore.”. “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. (Gv8,10-11)
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