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"Hospedalito". Il suo contributo al cammino sinodale

Questo contributo sinodale è elaborato da chi partecipa ad una Eucarestia che mensilmente il locale gruppo di Pax Christi propone da una decina d’anni nella chiesa della Resurrezione. Il taglio del contributo si ispira al tema del Vademecum sinodale “compagni di strada” e alla spiritualità della pace tipica del Movimento internazionale Pax Christi. In tutto il mondo Pax Christi ha maturato lo stile del celebrare nato dai gruppi dell’America Latina e in particolare Pax Christi Salvador, ispirati all’hospitalito, la cappellina dove il Vescovo San Arnulfo Romero è stato ucciso durante la Messa.

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Vogliamo vivere un'Eucarestia CHE CELEBRA la VITA, in cui il mondo si fa casa comune e in cui ci si nutre di ciò che si sta vivendo insieme. Vogliamo celebrare un’Eucarestia in cui le testimonianze di vita e di fede siano un dono prezioso e in cui si possa sperimentare una comunione fraterna, ad immagine e somiglianza di una comunione più grande con Dio.

Partecipo da anni e non manco mai perché, oltre a trovare una comunione fraterna con gli amici, sperimento una comunione più grande, universale, che mi dà occhi diversi per guardare la storia”

Vogliamo vivere un’Eucarestia ACCOGLIENTE, in cui ci si prenda cura gli uni degli altri e che dia voce, volto e dignità a chi sta ai margini e ai confini dell'umanità; una realtà che tenta di andare oltre il pregiudizio guardando l'umanità anche quando è scomoda.

“Partecipo all’Hospitalito perché si impara a prendersi cura gli uni degli altri, vicini e lontani”

Vogliamo vivere un’Eucarestia PERTECIPANTE, in cui si va oltre ai ruoli che ci tengono isolati. Un’Eucarestia aperta a chi vi partecipa, con un reale confronto che nasce dall’ascolto, per vivere una comunione vera tra le persone e con il Signore.

L'Hospitalito è un dono in cui inoltre possiamo aprire il cuore agli altri, abbattendo distanze e ruoli a cui eravamo abituati nelle Messe. Vi partecipo perché c'è spazio per la preghiera spontanea e la celebrazione non è ingessata nel rito ma aperta a chi vi partecipa.”

Vogliamo vivere un’eucarestia RIGENERANTE, che ci aiuti a ricaricare la nostra fede e rinfrancare il nostro spirito per affrontare il mondo secondo il Vangelo, che ci doni la speranza di una promessa di vita nuova per tutti.

“Partecipo all’Hospitalito per affrontare con più consapevolezza le sfide della vita. E’ ossigeno per la mia mente e ogni volta respiro speranza.”

Vogliamo vivere un’Eucarestia CHE SPINGA ALL’AZIONE, guardando alla concretezza del Vangelo per vivere la dimensione cristiana della nostra quotidianità. Vogliamo un’Eucarestia in cui spezzare la Parola spinga a vincere l’indifferenza rispetto alle povertà e ingiustizie del nostro tempo.

All'Hospitalito trovo un momento di partecipazione e consapevolezza che mi permette di riflettere su temi di attualità a partire dal vangelo in vista di un’azione di cambiamento in città e nel mondo. La testimonianza di chi vive la fede in tanti ambiti del mondo (povertà, immigrazione, emarginazione e discriminazione), è parresia di denuncia e sostegno a progetti concreti necessari per cominciare a fare la mia parte.”

Sogno una Chiesa sempre in cammino
Sogno una Chiesa al passo del più lento
Sogno una Chiesa che non si creda assolta ma coinvolta Sogno una Chiesa donna
Sogno una Chiesa che parli al cuore dei giovani
Sogno una chiesa che incarni con verità
Sogno una Chiesa che celebri con gioia
Sogno una Chiesa che si interroghi sempre
Sogno una Chiesa da poter chiamare casa

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