Proviamo a scendere nel concreto e ragionare (assieme magari!) ad alta voce su ipotesi possibili per la celebrazione eucaristica.
A mia volta ringrazio Enrico. Intanto perché non si incontra tutti i giorni un sacerdote che sia disposto a ragionare sui problemi relativi alla celebrazione liturgica e disponibile anche a cercare insieme possibili aggiustamenti, affinché le nostre liturgie siano più vivibili.
E poi perché mi permette di provare a scendere nel concreto e ragionare (assieme magari!) ad alta voce su ipotesi possibili per la celebrazione eucaristica. Per ora un primo articolo.
Quantità. In questi giorni mi sono imbattuto in una locandina che pubblicizzava la festa della madonna dell’Assunta, in un paesino di meno di mille abitanti, fuori dalla mia diocesi. Il programma prevedeva ben otto (dico otto!) messe durante il giorno della festa: dalle 5,15 del mattino alle 18,30 della sera. Tre di queste presiedute da tre vescovi locali. La domanda è seria: pensiamo che la ripetizione numerica delle messe aumenti già di suo la nostra fede? Conosco preti che celebrano regolarmente tutte le domenica quattro messe. Anche qui la domanda è seria: pensiamo che possano sfuggire al meccanismo della “routine”? Allora siamo onesti: se vogliamo recuperare qualità delle nostre celebrazioni cominciamo col ridurre la quantità.
Se è vero che la liturgia è la sessualità della Chiesa, puntare sulla quantità è davvero assurdo. La ripetizione assidua svuota il gesto di tutta la sua carica di “fonte e culmine” e tende a renderlo una abitudine meccanica. Non si può sempre stare al culmine o alla fonte. Abbiamo molte altre forme di preghiera comunitaria possibile da recuperare dalla nostra tradizione. Nella locandina a cui accennavo, ad esempio, non compare mai la recita del rosario, pur essendo la festa dell’assunta! E le celebrazioni della parola di Dio? E le adorazioni comunitarie? E le celebrazioni costruite apposta per eventi speciali? Dobbiamo recuperare fantasia e fedeltà al senso profondo della messa.
https://www.vinonuovo.it/comunita/bibbia-e-liturgia/ipotesi-sulla-messa-1/
Nessun commento:
Posta un commento