I militari riconquistano posizioni a Khartoum, mentre l'Rsf attacca il Darfur. Il racconto di Adam Nor Mohammed, portavoce della comunità dei rifugiati sudanesi in Italia: «Mancano cibo, acqua e medicine» ma continuano ad arrivare armi «pagate con l'oro sudanese»
Una feroce e sanguinosa battaglia. Così viene descritto lo scontro delle ultime ore a Khartoum tra esercito del Sudan e paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), nel quadro di una guerra che dal 15 aprile 2023 vede combattersi le truppe del generale Abdel Fattah al-Burhan e le milizie guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo. L’esercito sudanese ha annunciato di aver riconquistato il palazzo presidenziale nella capitale, il cui possesso era nelle mani dei paramilitari da subito dopo lo scoppio del conflitto, e l’Rsf hanno dichiarato di aver lanciato un attacco che avrebbe causato la morte di dozzine di soldati. Nelle violenze sono stati uccisi tre giornalisti della tv di Stato sudanese. Annunciata inoltre la presa da parte dell’esercito di un altro edificio chiave, la sede della Banca centrale.
All’avanzamento dell’esercito a Khartoum si contrappone nel frattempo un consolidamento dei paramilitari nell’ovest, con le forze di al-Burhan che controllano maggiormente il nord e l’est e i paramilitari — che più volte hanno annunciato un ...
Il reportage di Giada Aquilino è a questo link:
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