Si è concluso a Roma l'incontro internazionale tra esponenenti delle due fedi, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. A introdurre i lavori l'intervento del cardinale Koovakad, prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso: c'è un'eredità da lasciare alle generazioni future
Nell’anno in cui cade il 60.mo della dichiarazione conciliare Nostra aetate, che diede il via al dialogo tra la Chiesa cattolica e le religioni non-cristiane, assume un significato speciale tornare a interrogarsi sul compito che tutte le religioni hanno in comune nel cercare risposte davanti alle sfide del mondo contemporaneo. Ed è proprio su questo tema che per due giorni a Roma rappresentanti del mondo cattolico e sciita si sono confrontati in occasione del IV convegno internazionale organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. “Si tratta di un cammino - spiega il presidente della comunità Marco Impagliazzo - che si inscrive nello Spirito di Assisi dal 1986 ad oggi e che negli ultimi dieci anni ha coinvolto in particolare il mondo sciita iracheno, le diverse confessioni cristiane locali e che dà tanto spazio al tema della pace”....
L'articolo di Stefano Leszczynski è a questo link:
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