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Il Credo a 700 anni da Nicea - Le parole per dire la fede cristiana (2) - La rilettura di Lidia Maggi

Questo è il secondo appuntamento con riflessioni e riletture del Credo che sarà seguito da altri con un ritmo diseguale. Sarà possibile ritrovarli tutti cliccando sull'etichetta "Anniversario Concilio di Nicea"(le "etichette" si trovano sulla versione web del Blog a destra) 


Credo in Dio,
che ci ha creato capaci di dare e ricevere amore.
Credo che i nostri corpi raccontino la sua gloria
e che le carezze, i baci, gli abbracci
di chi ama sono il suo santuario prediletto.
Io credo che il mio corpo così fragile e bello
sia essenziale per dare corpo alla fede.
Non credo in una fede che rinnega il corpo
a scapito dello spirito.
Oso credere che, nell’esperienza unica di chi ama
donando tutto se stesso, se stessa, ci sia il sigillo divino.
 
Credo in Gesù Cristo che è corpo di Dio in mezzo a noi.
Nato da semplice donna, ha vissuto,
gioito e sofferto, proprio come noi.
Egli è venuto a liberare i nostri corpi
dai demoni del moralismo, dell’ascesi religiosa.
È venuto a sanare le nostre paralisi
per insegnarci la danza della vita.
Il suo corpo è stato violato, torturato,
oltraggiato dal potere politico e religioso.
Ma la tomba è diventata la culla
per la vita rialzata, risorta.
Quella vita a cui tutti noi siamo destinati.
 
Credo nello Spirito che, come corpo di bimba,
non può stare fermo.
Si muove, gioca, danza e crea cose nuove.
Ama l’aria aperta, i giardini e la frutta fresca.
Non ha paura di sporcarsi correndo
Ama rifugiarsi nelle cucine dove le donne
preparano dolci speciali per la festa.
 
Credo la Chiesa come realtà di corpi redenti, liberi,
liberati dai sensi di colpa.
Una comunità capace di accogliere e celebrare
le tante manifestazioni dell’amore.
 
Credo nella forza, nell’energia della nostra sessualità
che ci apre al mistero della vita che si rigenera.

*****

Lidia Maggi è una pastora battista. Appartiene cioè a una confessione cristiana di tradizione riformata. A lei è stato af dato un ministero biblico che la porta in giro per l’Italia per far conoscere le scritture. Si occupa di formazione e di dialogo ecumenico. Collabora con diverse riviste cattoliche (Rocca, Mosaico di pace, matrimonio, Servitium, Esodo, Parola Spirito e Vita, Messaggero Cappuccino…) e protestanti (Riforma, Protestantesimo)


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