L'anthropocene Campus Venice, con i suoi quaranta esperti e ricercatori da tutto il mondo, ha trasferito ieri mattina una sua sessione di co-learning tra le gombine dell'Orto solidale e l'Apiario della comunità della Cita.
La scelta dell'Università Ca' Foscari ha onorato la piccola comunità cristiana della periferia e impegnato chi lavora con passione ai due concreti progetti Laudato Sì di ecologia integrale. Roberto ha illustrato guidato la visita nell'Orto Solidale che vorrebbe cominciare a "rispondere tanto al grido della terra quanto a quello dei poveri", che ha conquistato l'attenzione degli esperti di pratiche e politiche geoambientali in contesti differenti del pianeta.
Le connessioni sulla politica dell'acqua in Bangladesh e a Venezia hanno offerto un caso di studio paradigmatico per riflettere sulla coevoluzione dell'uomo e del suo ambiente.
Per questo sono intervenuti rappresentanti della comunità bengalese e in particolare è stato presentato un interessantissimo libro di Francesco Della Puppa, che porta in un fumetto la Venezia come città di immigrazione climatica e multiculturale.
La nostra Koli, donna della Cita da tempo impegnata nell'Orto di quartiere, ha portato i giovani ricercatori sotto le alte torri del quartiere facendo appuntate nelle loro Moleskine, in tutte le lingue del mondo, che non solo è possibile ma è prima di tutto bello riappropriarsi della città lavorando la terra per condividerne i frutti.
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