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Lezioni di Storia / La spigolatrice di Sapri, i bronzi di Riace e le chiappe di Napoleon

Attenzione a non fraintendere la lettura delle opera d'arte

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A Sapri, l’amministrazione comunale è stata investita da molte polemiche. Il Comune infatti ha commissionato una statua per commemorare la figura della Spigolatrice di Sapri, protagonista di una poesia risorgimentale legata alla spedizione di Carlo Pisacane contro i Borboni. Nella poesia la spigolatrice è una giovane contadina che resta affascinata da Pisacane e segue i patrioti, assistendo impotente alla loro uccisione da parte delle truppe borboniche. La statua ritrae in effetti una giovane donna, ma il modo ha fatto storcere il naso a tantissimi. Più che una giovane contadina, la ragazza sembra una pinup discinta, coperta da una veste trasparente che mette in risalto le forme e in particolare un lato B esageratamente sottolineato. Le accuse di sessismo sono fioccate da più parti, perché molti obbiettano che la statua non c’entra nulla con il personaggio che dovrebbe raffigurare. Altri hanno difeso la statua dicendo che dai tempi degli antichi greci le statue di nudo sono presenti ovunque, anche in luoghi pubblici, e non si vede perché dunque il sedere, per altro velato, della Spigolatrice dovrebbe suscitare tanto scandalo. Insomma se i bronzi di Riace o l’Afrodite Cnidia possono mostrare il culo nudo, perché la Spigolatrice dovrebbe essere considerata sessista, o di cattivo gusto? Le statue greche sono spesso e volentieri nudissime, e sono state nonostante ciò un modello e un paradigma per tutti gli artisti occidentali. Va però chiarito il perché erano nude, o si rischia di ingenerare un clamoroso fraintendimento nella lettura delle opere.

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