Dal 2019 si sono spostati circa 2 milioni di nigeriani. Si stima che entro il 2050 il cambiamento climatico costringerà 216 milioni di persone a migrare dal proprio Paese. Ma un primo assaggio di tutto questo dovrebbe essere già essere pronto entro il 2030. Non si può rimanessero solo a guardare o ne saremo travolti.
A Benin City si dice che se una bomba cadesse dal cielo non riuscirebbe ad arrivare a terra ma si fermerebbe qualche centimetro prima e poi si adagerebbe al suolo come una piuma senza fare alcun rumore. Ma forse una bomba avrebbe fatto meno disastri.
Oggi Benin City è una città con oltre 1,5 milione di abitanti inesorabilmente lacerata dalla pandemia, dal cambiamento climatico, dalla criminalità organizzata, dai ritualisti, dalla corruzione e non per ultimo dall’inflazione.
La pandemia ha stravolto completamente l’armonia del popolo nigeriano e ha fatto crescere la povertà e non solo. Se da un lato i più fortunati e accorti sono riusciti a percepire in anticipo la catastrofe e hanno abbandonato il lavoro, interrotto legami con il proprio territorio per espatriare in Italia, Francia, US, Canada e Italia, moltissimi invece sono rimasti in patria in attesa di partire attraverso nuovi canali migratori.
E la Task Force governativa di Benin City, quella contro il traffico di esseri umani dopo circa un anno dalla propria apparizione – avrebbe dovuto fermare la migrazione irregolare di massa verso l’Europa e il traffico di donne – è fallita grazie al direttivo compromesso in azioni ‘di traffico’. Purtroppo nella Task Force c’erano anche suore della Chiesa Cattolica.
Inflazione, criminalità, assalti nelle scuole, inondazioni sono all'ordine del giorno.
Dal 2019 si sono spostati circa 2 milioni di nigeriani mentre al nord la desertificazione continua senza sosta. Nella regione del Sahel, la grande fascia desertica sub-Sahariana che comprende anche il nord della Nigeria, si è avviata una sorta di “povertà cronica” per via delle condizioni climatiche rigide, delle epidemie ricorrenti insieme a infrastrutture carenti e accesso limitato ai servizi di base. Si stima che entro il 2050 il cambiamento climatico costringerà 216 milioni di persone a migrare dal proprio Paese. Ma un primo assaggio di tutto questo dovrebbe essere già essere pronto entro il 2030.
Prepariamoci a fare qualcosa di concreto con progetti da attuare in Africa e non solo in Italia o le conseguenze anche per noi saranno tragiche.
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