Di ritorno da Bihac (Bosnia-Erzegovia) Nello Scavo (sotto scorta perché minacciato per i suoi reportage di denuncia sulle rotte dei migranti sia quelle dei balcani, sia quelle dalle Libia), si è fermato alla Cita e don Nandino ha colto l'occasione per "intervistarlo".
Oltre al link per poter ascoltare quanto ha detto, pubblichiamo anche l'incipit e il relativo link di un suo articolo su quanto ha visto su Avvenire in data 30 ottobre.
https://www.youtube.com/watch?v=WW5ZGFa1u_4
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Migranti. Dove la rotta balcanica è diventato un cimitero
A mezzogiorno in punti il poliziotto afgano raduna il gruppo con il piglio di chi non ha dimenticato come si danno gli ordini. Il disertore si fa precedere da un meditato silenzio. Poi il ragazzo che guida le preghiere si alza in piedi. Comincia salmodiando, infine implora "il Misericordioso di farci arrivare insieme, tutti salvi". E di tenere alla larga le spranghe dei poliziotto croati.
Se non torneranno indietro, non vuol dire che ce l’avranno fatta. A ricordarglielo è il luogo scelto per la partenza: Merzarje, il cimitero sulla collinetta, lungo la strada che conduce al confine Nord. Ai piedi dei ceppi verdi sono sepolti gli "NN", i caduti senza nome della rotta balcanica.....
Continua su questo link:
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/rotta-balcanica-nel-cimitero-dei-caduti-senza-nome
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