Il dato emerge dal rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione della Fondazione Moressa in base ai dati del 1 gennaio di quest'anno.
Marghera è diventata multietnica e gli immigrati in 15 anni sono passati a rappresentare dall'8% al 26% della popolazione ed è il dato più alto tra tutte le Municipalità del Comune di Venezia.
In assoluto la Comunità più numerosa è quella bengalese (un immigrato su cinque e, questa Comunità nel 2021 fino ad oggi ha festeggiato la nascita di 300 bambini) seguita da quella rumena e moldava. Assieme rappresentano il 46% degli immigrati residenti. Se a queste si aggiunge la presenza cinese, si raggiunge il 55%. Le presenze bengalesi e cinesi sono quelle che ancora oggi scontano maggiori difficoltà nei processi di integrazione.
Marghera raggiunge così il quarto posto a livello nazionale della speciale classifica delle presenza straniere tra i residenti dopo Baranzate (Milano), Acate (Bergamo) e Monfalcone.
La provincia di Venezia ha il primato nel Veneto per gli stranieri che hanno personalmente realizzato e guidano una azienda una incidenza del 10,49% con una crescita di questo tipo di imprese del 41,7% fra il 2011 e il 2020.
Queste realtà contribuiscono ad alimentare il sistema economico veneto offrendo il posto di lavoro a 248.000 cittadini che producono il 10,8% del prodotto lordo regionale.
Sono dati importanti che hanno avuto, nella loro crescita, una battuta di arresto dovuta alla pandemia in corso di Covid-19
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