Andrea Grillo (insegnante al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Teologia dei sacramenti e Filosofia della Religione a Roma, e di Liturgia all’Abbazia di Santa Giustina a Padova) ha pubblicato sul suo Blog un suo contributo al dibattito sinodale che fissa l'attenzione sul rapporto tra sinodo e liturgia che è stato pubblicato anche sul n. 21 della rivista "Rocca".
Ci sono tre livelli che suscitano facilmente reazioni o “paralizzate” o “disorientate”. Per uscirne abbiamo bisogno non solo di buona volontà, ma di categorie nuove e di pratiche inedite. Il Sinodo è infatti, se considerato teologicamente, un impegno “sistematico” di primo livello. Questa è per noi forse la cosa più imbarazzante. Spesso infatti abbiamo la pretesa di fare i conti con la storia come se la storia stessa fosse semplicemente una “variabile dipendente”, a valle della Rivelazione. Anche la categoria di sinodalità è spesso trattata semplicemente come la “parola preziosa” – che la tradizione ci offre, anche sul piano normativo – ma della quale non dobbiamo nasconderci di avere il compito di scoprire (e inventare e creare e immaginare) significati nuovi e usi inediti. ....
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