Questo il titolo di una notizia pubblicata il 14 novembre su The Times of Israel.
B'Tselem, ("Il Centro di informazione israeliano per i diritti umani nei territori occupati") è una organizzazione israeliana non governativa che ha dettagliatamente denunciato l'appropriazione da parte dei coloni israeliani di 30 chilometri quadrati (Veneto e il Trentino messi assieme) in Cisgiordania in 5 anni. Attività che non è solo ignorata dall'esercito israeliano, ma che anche vi partecipa.
Dall'inizio dello scorso anno sono stati 451 gli attacchi di coloni israeliani contro i palestinesi per allontanarli dai loro pascoli e dalle loro coltivazioni nel silenzio internazionale, anche quello italiano.
Gli ultimi mesi hanno visto un forte aumento delle violenze commesse dai coloni in Cisgiordania contro i palestinesi. Dall'inizio dello scorso anno sono stati 451 gli attacchi di coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Le forze dell'ordine fanno ben poco per agire contro i coloni che commettono atti violenti contro i palestinesi "e insabbiano i pochi casi che sono chiamati ad affrontare. Quando la violenza avviene con il permesso e l'assistenza delle autorità israeliane e sotto i suoi auspici, si tratta di violenza di stato. I coloni non stanno sfidando lo stato; stanno obbedendo ai suoi ordini", ha affermato l'organizzazione nel suo rapporto.
Il mese scorso, Benny Gantz (oggi Primo Ministro israeliano) ha invitato i militari a combattere i crescenti attacchi dei coloni contro i palestinesi e le truppe israeliane in Cisgiordania e a rispondere "sistematicamente, aggressivamente e senza compromessi" a tale comportamento.
Nonostante questo venerdì scorso un gruppo di coloni dell'insediamento intransigente di Yitzhar nel nord della Cisgiordania ha attaccato i palestinesi che raccoglievano olive accompagnati da attivisti israeliani. Due israeliani, tra cui un importante rabbino e attivista per la pace, sono rimasti feriti nell'incidente.
Neta Ben Porat, uno degli attivisti feriti, (ha subito lesioni alla testa e al braccio), ha detto che l'intera area è video sorvegliata dall'esercito e che i soldati hanno scelto di non venire in loro aiuto.
A questo link l'intero articolo di Times of Israel:
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