I cardinali Brandmüller, Burke, Sandoval Íñiguez, Sarah e Zen Ze-kiun hanno presentato al Papa 5 domande con la richiesta di un chiarimento su alcune questioni relative alla interpretazione della Divina Rivelazione, sulla benedizione delle unioni con persone dello stesso sesso, sulla sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, sulla ordinazione sacerdotale delle donne e sul pentimento come condizione necessaria per l'assoluzione sacramentale
Un elemento importante delle risposte papali ai "dubia" consiste nel superamento del "divieto di ricerca", che i "dubia" richiamavano come normativo, dicendo che "questo insegnamento non è più soggetto a cambiamento né alla libera discussione dei pastori o dei teologi".
Nella risposta Francesco dice: "per essere rigorosi, riconosciamo che non è stata ancora sviluppata esaustivamente una dottrina chiara e autorevole sulla natura esatta di una "dichiarazione definitiva". Non è una definizione dogmatica, eppure deve essere accettata da tutti. Nessuno può contraddirla pubblicamente e tuttavia può essere oggetto di studio, come nel caso della validità delle ordinazioni nella Comunione anglicana". Lo spazio per la discussione rigorosa, che negli ultimi trent'anni è stato negato recisamente, sulla "forma" e sulla "sostanza", appare ora aperto. Viene superata, sul tema, una "chiesa di polizia".
L'intera risposta del Papa a questo link:
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