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Hamas non sono i palestinesi ma si fonda sulla loro disperazione. Un excursus storico e tre interviste a un esponente di Hamas, uno dei Fratelli Mussulmani e uno della Jiad Islamica per conoscere il loro pensiero

Sul campo, da cui sono appena tornata, c'è un chiaro senso di crescente disperazione e di violenza latente tra la popolazione palestinese. Nessuno parla più di "pace", ma piuttosto di "fine dell'occupazione", mentre i giovani evocano la "resistenza, con ogni mezzo". Questo è il contesto in cui Hamas ha compiuto il suo attacco. Ha usato questa disperazione per legittimarsi e ottenere il sostegno di una parte dell'opinione pubblica palestinese.


In questo articolo di Marie Durrieu (dottoranda associata in scienze politiche e relazioni internazionali presso l'Institut de Recherche Stratégique de l'École Militaire, Sciences Po) si parla di:

        - Gaza, una prigione a cielo aperto
        - La Cisgiordania, un territorio smembrato
        - Disperazione quotidiana
        - Stallo politico, violenza latente
        - L'ascesa di Hamas
        - Lo spostamento dell'asse geo-politico

L'articolo, una traduzione dall'originale pubblicato in inglese su The Conversation con licenza Creative Commonsè a questo link:

https://www.valigiablu.it/hamas-palestinesi-disperazione/

Tre interviste:
a un esponente di Hamas, dei Fratelli Mussulmani e della Jiad Islamica: Osama Hamdan uno dei quattro alti funzionari di Hamas in Libano, Amr Darrag tra i leader dei Fratelli Musulmani, è uno dei mediatori più influenti e Ihsan Ataya il rappresentante della jihad islamica in Libano 

Per leggere le tre interviste e  conoscere le loro posizioni vai a questo link:

https://drive.google.com/drive/folders/11XGir2VSUY_gVSUP8fFlKCz0YjoU9Mja?usp=sharing


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