Dalla Società dell’Informazione a quella della Comunicazione?

Le nuove tecnologie ci hanno consegnato la produzione dell’informazione, ma per usarle in modo consapevole sarebbe servito un salto culturale inattuabile in pochi anni. Eppure da oggetto di consumo e fine del nostro narcisistico lifestyle possiamo riportarle al ruolo di strumenti di condivisione, per una comunicazione orizzontale e autentica


L’ho scritto qui più volte e lo ripeto. Lavoro soprattutto con i bambini e imparo da loro, l’unico gruppo di umani che, nel mondo raccontato e non vissuto di oggi, quando si permette loro di essere gruppo, riesce con naturalezza a liberarsi dagli stereotipi, dai “sentito dire”, dalle idee fisse che cementano improbabili identità singole e collettive in un narcisismo devastante e divisivo che sta ammazzando le società, dove gli slogan delle parti si sostituiscono a ogni possibile ragionamento comune, la tristezza integralista del “politicamente corretto” esclude il confronto tra le differenze, e le idee, il pensiero, le discussioni sono sempre più lontani dalla vita e dalle emozioni della persone vere. I bambini, se semplicemente li osservi e presti loro attenzione, con il gioco ti dimostrano in un attimo che un mondo diverso è possibile....

L'articolo di Paolo Beneventi continua a questo link:

https://www.sapereambiente.it/rubriche/educare/dalla-societa-dellinformazione-a-quella-della-comunicazione/


 

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