C’è una eredità importante nella vicenda che un uomo come Giorgio Napolitano lascia a tutti coloro che sono disposti a spendersi per il bene comune
La scelta di chi decide di vivere per la politica e non di politica è quella di accettare una tensione continua, perché vuol pensare di contribuire allo svolgimento della storia e inevitabilmente ne diventa anche in parte vittima. Questo avvenne nella lunga vita politica di Giorgio Napolitano, nato nel 1925 e scomparso in questo tribolato settembre 2023, essendo egli stato partecipe e protagonista di due percorsi certamente intrecciati, ma anche distinti: la militanza nel Partito comunista italiano e la storia dell’Italia repubblicana. Scegliere di essere un comunista significava ritenersi partecipe di una grande forza storica che aveva l’obiettivo di cambiare il mondo. Nel momento del suo ingresso nella vita adulta non era difficile crederlo, visto tanto il successo del Pci nella sconfitta del fascismo in Italia quanto la partecipazione dell’Urss alla Seconda guerra mondiale. Col passare degli anni continuare nell’ottimismo di questa fede sarebbe diventato sempre più complicato e forse impossibile...
Il ricordo di Paolo Pombeni continua a questo link:
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