Diffondere allarmi sulla perdita dell’identità culturale degli italiani è irresponsabile. Così come pensare all’integrazione come a qualcosa di immediato e banale
La discussione pubblica sull’integrazione delle crescenti minoranze etniche e culturali si sta facendo sempre più difficile, troppo polarizzata per essere utile. È un disastro, tra gli altri, che a venirne strumentalmente coinvolta sia la scuola, la prima frontiera di due processi correlati. Da un lato la formazione dei figli dell’immigrazione per la partecipazione a pieno titolo al futuro del Paese di accoglienza; dall’altro l’educazione alla convivenza delle nuove generazioni, italiani-doc e nuovi italiani. Mettere sotto attacco gli insegnanti che operano in quest’orizzonte, diffondere allarmi sul “cedimento continuo all’islamizzazione” che connoterebbe scuole come quella di Pioltello è irresponsabile, e potrebbe rivelarsi un boomerang in un’Italia dove ci sono 2,7 milioni di ...
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