Il biblista Alberto Maggi racconta la storia della festa religiosa, che si sovrappone a quella di metà estate e la diatriba sulla morte della madre di Gesù, risolta da Papa Wojtyla nel 1997
“Maria, la madre di Gesù, è morta? Per rispondere a questa la Chiesa ci ha messo 2mila anni”. La considerazione è di padre Alberto Maggi, biblista e direttore del centro studi biblici di Montefano (Macerata), che con l’AGI riflette sul significato religioso del Ferragosto. Questo quesito infatti si è portato dietro per secoli una disputa teologica collegata alla celebrazione dell’Assunzione di Maria in cielo, proprio il 15 di agosto e alle modalità in cui la madre di Cristo lasciò questa Terra. Secondo la tradizione "l'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in corpo e anima", come scritto nella bolla di definizione del dogma dell’Assunzione contenuta nel Lumen Gentium del 1964.
“Eppure fu proprio Giovanni Paolo II in un’udienza generale il 25 giugno 1997 ad infrangere un tabù e ad ammettere la morte di Maria” ...
L'intero racconto della storia di questa festa continua a questo link:
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