Con giusta attenzione, in un recente articolo pubblicato su SettimanaNews dal titolo «Il sacro e il potere» (che si può leggere qui), il prof. G. Lorizio interviene sul dibattito sollevato dalle dichiarazioni di Zollner in una intervista a Domani e dalle considerazioni di Ferrario sul tema della «struttura gerarchica» del ministero cattolico.
La frase di Zollner da cui parte l’analisi di Lorizio è la seguente: gli abusi troverebbero il loro humus in
«una struttura gerarchica investita di potere sacro, che fa sì che sacerdoti, religiosi e vescovi vengano considerati esseri superiori, non grazie a competenze personali o professionali, ma semplicemente perché ricoprono un ruolo. Questo è aggravato dal fatto che questo privilegio viene ricondotto alla sfera divina, quindi a qualcosa che sta al di là di qualsiasi giustizia terrena. Noi siamo considerati un mondo a parte e questo teologicamente è molto pericoloso perché non rispetta il pilastro del cristianesimo, cioè che Gesù Cristo si è fatto uomo accettando di sottoporsi alla giustizia terrena».
Di fronte a queste affermazioni, in qualche modo rafforzate dal commento di Ferrario, che vi identificherebbe il cuore stesso della «ecclesiologia cattolica», Lorizio introduce due distinzioni preziose, ...
Il lucido e chiarissimo intervento di Andrea Grillo continua a questo link:
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