Diplomazia pontificia, Papa Francesco e la Georgia, Papa Francesco e l’Ucraina

La scorsa settimana si è celebrato il 15esimo anniversario della invasione russa dell’Ossezia. È una guerra congelata, che forse dice in controluce quello che può succedere in Ucraina. E intanto il Papa lavora per una mediazione per la pace

L’invasione russa dell’Ossezia, quindici anni fa, doveva essere un campanello di allarme. Di fatto, quello che succede nelle regioni della Georgia, che ha perso il 20 per cento del suo territorio a seguito dell’invasione russa, potrebbe essere un esempio di quello che può succedere in Ucraina, laddove la Russia ha invaso con la scusa di difendere una minoranza e ora si trova in una guerra da più di 500 giorni.

Intanto, Papa Francesco avrebbe dato la sua benedizione agli Emirati Arabi affinché si impegnino ad organizzare un incontro tra il presidente ucraino Zelensky e quello russo Putin a margine del COP 28 di Abu Dhabi. Dopo aver così dato alla Cina una sorta di riconoscimento internazionale nel suo ruolo per la mediazione, con la preparazione del viaggio del Cardinale Zuppi nel Paese, il Papa riconosce anche agli Emirati un ruolo chiave. ...

L'articolo di Andrea Gargliarducci continua a questo link:

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