Pakistan: mons. Arshad : "Un assalto ai principi che costituiscono il fondamento della nostra società"

Mons. Joseph Arshad, vescovo di Islamabad-Rawalpindi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan: “La distruzione di luoghi sacri, testi religiosi e abitazioni è una violazione che colpisce non solo la comunità cristiana, ma tutti gli individui che si battono per l’unità e la convivenza”



“Sulla scia degli eventi profondamente dolorosi che si sono svolti a Jarnwala mi unisco al dolore di quanti sono stati colpiti e condanno fermamente l’incidente riprovevole che ha scosso non solo la nostra comunità ma le fondamenta stesse dei nostri valori”. A dirlo è mons. Joseph Arshad, vescovo di Islamabad-Rawalpindi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan. L’incidente avvenuto a Jarnwala ha provocato l’incendio di 21 chiese, un “atto aberrante che contraddice l’essenza stessa della pace, del rispetto e della tolleranza che la nostra nazione si sforza di sostenere”. Tali atti di violenza, ha spiegato il vescovo “non sono solo un attacco alla comunità cristiana, ma un assalto ai principi che costituiscono il fondamento della nostra società. Le mie più sentite condoglianze, le mie preghiere e il mio incrollabile sostegno vanno alle vittime e alle loro famiglie che sono state colpite da questo atto spaventoso. La distruzione di luoghi sacri, testi religiosi e abitazioni è una violazione che colpisce non solo la comunità cristiana, ma tutti gli individui che si battono per l’unità e la convivenza”. “Chiedo urgentemente al governo del Punjab di intraprendere un’azione rapida, decisa e risoluta contro i responsabili di questo atto atroce. I colpevoli devono essere identificati, arrestati e assicurati alla giustizia. È imperativo – ha rimarcato mons. Arshad – che le autorità dimostrino il loro impegno a sostenere lo stato di diritto e proteggere i diritti di tutti i cittadini”. Questo incidente è “un cupo promemoria affinché la nostra società sia unita contro tutte le forme di odio e violenza. Non possiamo permettere che le azioni di pochi individui seminino divisione tra di noi. Invece, usiamo questo momento buio come un’opportunità per unirci, sostenerci a vicenda e ricostruire legami più forti di comprensione ed empatia”. “Di fronte alle avversità, dobbiamo ricordare gli insegnamenti di compassione, perdono e solidarietà che sono al centro della nostra fede. Insieme – ha concluso -, come comunità, supereremo queste sfide e lavoreremo instancabilmente per garantire che tali incidenti vengano sradicati dalla nostra società”.

Nessun commento:

Posta un commento