Giovedì Santo: Facciamo memoria, non ricordiamo

  


Oggi, con la Messa in Coena Domini, inizia la celebrazione della Pasqua che terminerà con il canto dell’Halleluja al termine della Grande Veglia di sabato.

Oggi facciamo memoria della Cena Pasquale celebrata da Gesù con i suoi discepoli. Facciamo “memoria” e non ricordiamo. Non sono sinonimi. Una foto ci ricorda un momento felice, una situazione vissuta nel passato e in quello rimane, statica, come la nostra immagine ci ricorda di come eravamo in quel momento, in quel tempo, mesi o anni fa.

“Fare memoria” significa rivivere o, meglio, essere portati nuovamente realmente a vivere quel momento con la nostra realtà di oggi. Per Israele, per gli ebrei, per noi fare memoria di un evento della storia della salvezza significa viverlo perché questa si svolge al presente, non al passato. Nega la mitologia, influisce sulla nostra vita. 

Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia, facciamo memoria della Cena Pasquale vissuta da Gesù, in quella liturgia affondano le radici della nostra molto più di quanto ci si potrebbe aspettare.


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