Augurare Shalôm a qualcuno vuol dire augurargli la benedizione dell’integrità, dell’interezza; vuol dire che l’augurio più grande che possiamo fare ad una persona è augurargli di integrare l’impulso al male che abbiamo dentro di noi con il grande desiderio di bene.
Colui che desidera essere una persona Shalôm:
– sa venire a patti con i propri limiti e sa chi è che cosa può o non può fare;
– sa essere abbastanza coraggioso da abbandonare i sogni impossibili senza per questo sentirsi fallito;
– sa donare se stesso, il proprio tempo, la propria forza agli altri senza sentirsi sminuito nel farlo:
– sa che in Dio e nei fratelli può trovare abbastanza energia per affrontare le situazioni difficili della vita e sopravviverle.
Questo tipo di persone, nella prospettiva della spiritualità proposta dal termine ebraico Shalôm, possiedono integrità.
Essere persone Shalôm significa saper stare davanti a Dio con tutti i nostri difetti e le nostre virtù, e comprendere che siamo accettati; significa superare il bisogno di fingere di essere perfetti e la paura di venire rifiutati perché non lo siamo; significa non permettere che gli inevitabili momenti di debolezza divengano parte permanente del nostro carattere; significa sapere che essere umani è così difficile che è impossibile non sbagliare mai.
Shalom non è un qualcosa di statico ma frutto e contemporaneamente rinvio al dinamismo di una vita di fede che è continuo dialogo fatto di ascolto-risposta con il Signore.
Nell'altro post due link dove per approfondire
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