Domenica 18 aprile ore 17.45 - in presenza
Don Matteo Zuppi, uno dei vescovi italiani più in sintonia con il Papa, collegato puntualissimo via Zoom, ci presenterà la sua lettera diretta alla Costituzione, ripercorrendola in lungo e in largo in maniera personale ma anche con uno sguardo “politico”.
In calce il link per leggere la lettera
In ogni caso, il successore sulla cattedra di San Petronio fa anche lui le cose a modo suo. E non stupisce che un giorno dell’anno 2021 diffonda una sua lettera diretta alla Costituzione, ripercorrendola in lungo e in largo con la sua personalissima calda umanità. Ma anche con uno sguardo “politico”, molto utile per chi, da credente, si interroga sulla presenza dei cattolici sulla scena pubblica italiana.
Emerge chiaro, infatti, il paradosso: la Costituzione italiana è stata scritta da molti credenti (basta rileggerla nell’ottica della centralità della persona umana per rendersene perfettamente conto), ma oggi per tantissimi credenti non è uno strumento sufficiente per costruire una presenza politica. Eppure, nella lettera di Zuppi c’è quasi un elenco dei temi caratterizzanti una politica “da cattolici”: “non la libertà da, ma la libertà per”, “il limite nell’esercizio del potere e i diritti sempre collegati a delle responsabilità collettive”, “il dovere della solidarietà” e “la cura della salute”, l’educazione, la formazione e il lavoro, la maternità e l’infanzia, la libertà dell’iniziativa economica e il fine della proprietà privata, la cooperazione e le tasse “da pagare”, la famiglia “società naturale” e “realtà umana precedente lo Stato” come “modello della famiglia umana” più vasta, la costruzione della pace in un mondo di “Fratelli tutti”.
Ecco, ce ne sarebbe abbastanza per dare sostanza a un’agenda politica dei cattolici. Ma anche e soprattutto dei cittadini italiani profondamente smarriti. Colpiti dalla pandemia, dai lutti, dalle sofferenze e dalle pesanti incertezze sul futuro. “Cara Costituzione – scrive Zuppi – abbiamo tanto bisogno di serietà e i tuoi padri ce lo ricordano. Spero proprio che noi tutti – a partire dai politici – sappiamo far tesoro di quello che impariamo dalle nostre sofferenze, cercando quanto ci unisce e mettendo da parte gli interessi di parte, scusa il gioco di parole. Abbiamo bisogno di vero ‘amore politico’!”
Sì, proprio quello che sembra latitare in questo tornante complesso della nostra vita istituzionale con un governo dimissionario, una crisi al buio, un Parlamento confuso e incerto, un accordo politico programmatico che non si profila, un piano ancora da definire per utilizzare le risorse messe a disposizione dall’Europa per la ricostruzione post-Covid. Sì, è difficile dar torto a don Matteo: ci vuole “amore politico”.
(Domenico Delle Foglie - da "Formiche")
Ecco il link per leggere la lettera: https://www.chiesadibologna.it/wp-content/uploads/sites/2/2021/01/Gennaio-2021-Zuppi-Lettera-alla-Costituzione-1.pdf
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