Assemblea Generale Ucoii: l’intesa più vicina, dal Consiglio di Stato il via libera alla personalità giuridica. Lafram:”decisione storica”. Il Cardinal Zuppi:”credenti uniti contro l’ingiustizia”

“L’Ucoii ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato nell’ambito del riconoscimento della personalità giuridica”. È questo l’annuncio fatto dal Presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Yassine Lafram davanti ad oltre 100 delegati dei centri culturali islamici riunitesi per l’assemblea generale dell’associazione.

“L’Ucoii ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato nell’ambito del riconoscimento della personalità giuridica”. È questo l’annuncio fatto dal Presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Yassine Lafram davanti ad oltre 100 delegati dei centri culturali islamici riunitesi per l’assemblea generale dell’associazione all’hotel Calzavecchio di Casalecchio di Reno (BO). Un passaggio determinante e propedeutico per il riconoscimento dell’associazione nata nel 1990, che rappresenta la stragrande maggioranza delle comunità islamiche dello stivale, dinnanzi all0 Stato Italiano. Ospite d’eccezione è stato il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), emissario di Papa Francesco per il conflitto Russo-Ucraino.

Abbiamo raggiunto una fase avanzata molto importante per la personalità giuridica, azione propedeutica per l’intesa ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione. Come singoli siamo tutelati dalla legge ma come comunità non abbiamo il riconoscimento dei nostri diritti. Abbiamo comunque la misericordia di Dio, mentre stiamo parlando oggi, ci sono milioni di persone che vengono perseguitate per la loro religione. Ci sono situazioni di lager, vediamo la Cina. Ci sono milioni di musulmani rinchiusi in quelli che chiamano centri di rieducazione, privati di diritti e della propria libertà religiosa. Oggi grazie a Dio abbiamo diritto al culto e dobbiamo ringraziare il nostro Paese, la nostra Italia e la costituzione che è la più bella del mondo. Siamo sommersi dai doni di Dio. Dai diritti dell’individuo a quelli della comunità si passa attraverso l’intesa con: il riconoscimento delle festività religiose, l’8×1000, l’assistenza spirituale per detenuti e malati, il riconoscimento dei matrimoni, i cimiteri islamici, la circoncisione negli ospedali. 

Per fare l’intesa, una legge speciale, bisogna aver ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica, il riconoscimento come ente di Culto. Abbiamo ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato. Il nostro obiettivo è regolamentare le moschee in Italia. Nel 2017 abbiamo censito 1217 sale di preghiera, solo 5 moschee hanno una cupola o un minareto. Oltre il 95% dei luoghi di preghiera, non ha il riconoscimento architettonico e giuridico. In Italia è stimata la presenza di almeno 2,5 milioni di musulmani. Tra gli attori che ci sostengono per il diritto del culto, c’è la chiesa e non lo dico perché qua con noi c’è il Cardinale Zuppi. In tutta Italia la chiesa mette a disposizione i suoi spazi per consentire la libertà di culto. Il Comune di Cantù ha speso 100 mila euro per non fare pregare i musulmani, ora ne ha stanziati altri 18 mila euro, la chiesa di Cantù ha ospitato la rottura del digiuno e sono stati “aggrediti” dalla politica. La cosa paradossale è che anche i contribuenti musulmani pagano per finanziare la battaglia del comune contro loro stesi. Altra questione importantissima sono i cimiteri islamici, abbiamo defunti che non sappiamo dove seppellire”. 



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