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Nella festa della SS. Trinità abbiamo pregato così ...



In cerchio 1 x 1 x 1

Domenica è stata la festa della SS. Trinità una immagine e una icona hanno guidato la nostra preghiera. 
In questi giorni, si è ricordato il centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani che, perché tutti capiscano al volo che siamo tutti uguali, ognuno irripetibile e in una relazione di cui prenderci cura, aveva rinunciato alla cattedra e i banchi li aveva messi a cerchio, perché “ho insegnato loro che il problema degli altri è uguale al mio”. Altro che “discenti” passivi: tutti siamo protagonisti con la parola e l’azione politica, della comune appartenenza alla stessa famiglia. Così la nostra Comunità della Cita oggi all’Eucarestia ha accolto le consegne di don Lorenzo Milani che sono diventate preghiere e impegni precisi.
Formando cittadini liberi, uguali e responsabili, don Lorenzo ha incarnato la stessa esperienza dell’amore di Dio, Trinità di un amore che nel pomeriggio anche i ragazzi del Reparto Scout hanno celebrato e scoperto come vicinissimo a loro.
L'icona di Rublev che tante volte ci ha trascinato a quella tavola dove ci si racconta solo esperienze di amore donato, generante come quello del Padre, fraterno e amico come quello di Gesù e forte come lo Spirito che unisce, quel cerchio di amore antico è stato accostato dai ragazzi scout di fede musulmana al cerchio della classe di Barbiana e i racconti di persone che hanno “tanto amato il mondo” non finivano più.
don Nandino

Introduzione

Trinità: vedi alla voce Amore

 

Dopo che il tempo di Pasqua ha avuto compimento con la Festa di Pentecoste, il nostro cammino liturgico prosegue oggi nel tempo detto “ordinario” con la Festa della S.S: Trinità. Il Dio trinitario è il grande mistero su cui si fonda la nostra fede. Ho provato a cercare la parola Trinità in un dizionario biblico-teologico, ma non l’ho trovata, c’era un rinvio ad altre parole, la prima di queste era Amore, cioè se cerchi “Trinità” trovi “vedi alla voce Amore”. Qui troviamo la risposta: Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo, è comunità e comunione di amore e di vita. 


Papa Francesco nella enciclica Laudato si’ ci ricorda che tutta la creazione, e l’uomo in essa, contiene un’impronta trinitaria. Riporto per intero questo passo della Laudato Si’ perché è davvero illuminante: 

Le Persone divine [ovvero Padre, Figlio e Spirito Santo] sono relazioni sussistenti, e il mondo, creato secondo il modello divino, è una trama di relazioni. Le creature tendono verso Dio, e a sua volta è proprio di ogni essere vivente tendere verso un’altra cosa, in modo tale che in seno all’universo possiamo incontrare innumerevoli relazioni costanti che si intrecciano segretamente. Questo non solo ci invita ad ammirare i molteplici legami che esistono tra le creature, ma ci porta anche a scoprire una chiave della nostra propria realizzazione. Infatti la persona umana tanto più cresce, matura e si santifica quanto più entra in relazione, quando esce da sé stessa per vivere in comunione con Dio, con gli altri e con tutte le creature. Così assume nella propria esistenza quel dinamismo trinitario che Dio ha impresso in lei fin dalla sua creazione. Tutto è collegato, e questo ci invita a maturare una spiritualità della solidarietà globale che sgorga dal mistero della Trinità”. (cfr. Laudato Si’, 240).



Intenzioni penitenziali

 

Padre, non sempre abbiamo creduto che tu ci vuoi bene da sempre e per sempre. 

Kyrie eleison.

 

Cristo, il tuo sacrificio sulla croce a volte non è bastato a farci evitare di allontanarci dal tuo insegnamento.

Christe eleison.

 

Spirito Santo, spesso abbiamo dimenticato che tu ci mostri la verità e ci dai la forza per seguirla. 

Kyrie eleison.



Preghiere dei fedeli

(come risonanza delle parole di don Lorenzo Milani)

 

-   don Milani ha detto: “Il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne insieme è la politica, sortine da soli è l'avarizia”.

In questi tempi segnati da difficoltà, paure, incertezze siamo portati a chiuderci in noi stessi, ci illudiamo di essere autosufficienti e rischiamo di diventare indifferenti alle sorti e alle sofferenze degli altri.

Signore Gesù, renderci consapevoli che nessun uomo è un’isola, nessuno può salvarsi da solo, che nel mondo tutto è collegato, è intimamente connesso. Tutti siamo chiamati alla condivisione, alla fraternità e ad essere responsabili della casa comune. 

Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

 

-     don Milani ha scritto: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.

Signore Gesù, ci hai insegnato che possiamo incontrarti nel povero, nello straniero, nell’ammalato, nel carcerato. Aiutaci non solo a stare dalla parte degli oppressi, ma a costruire con chi si trova nel bisogno e nella sofferenza un’autentica relazione di fraternità e di amicizia. 

Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

 

-     don Milani ha detto: “Non basta avere le mani pulite finché le si tiene in tasca”.

Signore Gesù, aiutaci a uscire dalle comodità e dalle false sicurezze, a metterci in gioco e, come ci invita a fare Papa Francesco, a non aver paura di sporcarci le mani per aprire le porte e le finestre delle parrocchie, affinché i problemi della gente entrino sempre più nel cuore delle nostre comunità. 

Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

 

-   don Milani su una parete della sua scuola ha scritto in grande “I care”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”.                                

Abbiamo da poco celebrato i 50 anni della nostra Comunità parrocchiale della Resurrezione alla Cita e l’”avere a cuore” e il “prendersi cura” degli altri è stato il principio ispiratore per tante donne e uomini che questa storia hanno vissuta. Ringraziamo il Signore per questa preziosa testimonianza e rinnoviamo il nostro impegno a proseguire il cammino sinodale nel segno della fraternità, della condivisione e della gioia di stare insieme. Preghiamo: Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

 

-   Siamo tragicamente nel reale. La guerra difensiva non esiste più. Non esiste più una guerra giusta, né per la Chiesa né per la Costituzione.            

    Preghiamo con le parole di Papa Francesco: “Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite... Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.”

Per questo ti preghiamo: Ascoltaci o Signore

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