E' stata pubblicata sulla rivista internazionale "Hydrobiologia", la ricerca di un team dell’Università di Padova che ha documentato la massiccia presenza nell'area lagunare del Mnemiopsis leidyi. Ha provocato la perdita del 40% del pescato
La Laguna di Venezia è un ambiente in forte cambiamento.
Uno studio del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, in collaborazione con altri prestigiosi Istituti di ricerca internazionali, ha documentato la recente massiccia invasione nella Laguna di Venezia da parte di Mnemiopsis leidyi, una specie nota come noce di mare.
È una quasi invisibile ma vorace predatrice esplosa a partire dal 2014 ha enorme impatto negativo di questa specie sulla piccola pesca tradizionale lagunare svolta coi cogolli. Nonostante la noce di mare sia gelatinosa, quindi praticamente invisibile, è una vorace predatrice di plancton e di larve di specie pregiate per la pesca e ha già diminuito del 40% il pescato lagunare prima dell’arrivo del granchio blu …
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