Dalla parte di Abele

Di fronte alla drammatica situazione in Medio Oriente, ci siamo incontrati come gruppo di evangelici italiani, appartenenti a diverse denominazioni protestanti, per riflettere insieme e intervenire pubblicamente. Quanto sta accadendo a Gaza, in questi mesi e in queste ore, è di una gravità inaudita 

La popolazione civile disarmata, in gran parte composta da bambini, donne e anziani, è fatta oggetto di strage da parte dell’esercito israeliano armato fino ai denti, con armi di ultima generazione di provenienza occidentale. In pochi mesi sono morti, a oggi secondo dati ONU, 35.000 palestinesi di cui 14.500 bambini e 9.500 donne. I feriti sono 78.000. La popolazione è allo stremo, privata – a causa del blocco imposto da Israele – persino dei soccorsi umanitari inviati da svariati paesi per sventare carestia ed epidemie. Così facendo l’odio sistematico cresce e si moltiplica fra chi sopravvive. A meno che, nell’intenzione del governo israeliano, non ci sia l’intento di una soluzione finale senza superstiti.

Proviamo orrore per la strage di Hamas del 7 ottobre, per la violenza cieca messa in atto contro la popolazione inerme. L’azione scellerata ha contribuito a fornire al governo di Netanyahu l’occasione per scatenare un’offensiva militare che potrebbe configurarsi come crimine di guerra, aggravando la condizione di minorità e di apartheid in cui versano i palestinesi....

La dichiarazione del Gruppo di Evangelici Italiani continua a questo link:

https://www.settimananews.it/ecumenismo-dialogo/dalla-parte-di-abele/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR1LRGJYBU0fGWndkyfLu1jcoLSJ62ehAZCdoDVOWU3GsjGNhP5Inj2XsYM_aem_AabYTfLASYETOCkhvF8t-WsxcYSYUFLMJwcs4mG8WLX0_-G3RWBynZgaIUcEw6xU9rMUMh651BC_NEJ1lBpcxq6a

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