Avevano visto il Risorto, lo avevano ascoltato e toccato. Lo avevano sentito interpretare le Scritture e avevano spezzato con lui il pane. Infine lo avevano visto salire al Padre. Ma tutto era restato come rinchiuso all’interno di un bozzolo intessuto di paura e di stupore.
L’irruzione dello Spirito ha rotto quei fili e ha sciolto quelle lingue inceppate, rendendole capaci di parlare nuovi idiomi, ignoti agli stessi discepoli. Li ha spinti in spazi che non conoscevano, al di fuori di ogni recinto, progetto e immaginazione, perché portassero ovunque il mistero della Pasqua. Ecco il prodigio della Pentecoste, che è dono e compito per la Chiesa di ogni tempo, resa capace dallo Spirito di esprimere l’annuncio pasquale in un modo che tutti possano intenderlo e rallegrarsene. ...
La riflessione di Sabino Chialà continua a questo link:
https://www.monasterodibose.it/preghiera/vangelo/16020-una-testimonianza-dilatata
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