Sull'acqua, la città e la vita nuova

Domenica 5 maggio la Comunità della Risurrezione durante l'Eucaristia domenicaha ospitato il Battesimo di Nina

"Storie diverse, vite diverse, acqua diversa. So che potrà sembrarti strano, Nina, ma è tutta questa diversità che ci rende tutti uguali"


Chiara e Simone, mamma e papà di Nina, per lei hanno scritto questa riflessione:

Noi veniamo dalla Giudecca, isola nell'isola e per noi l'acqua è un elemento imprescindibile della nostra quotidianità.

L’acqua è l’elemento che tiene insieme questa città, che ha permesso di fatto intrecci, scambi, contaminazioni che l’hanno generata e rigenerata.

Poi alzo lo sguardo, vedo i miei familiari, che arrivano dalla Romagna; vedo amici, che vivono a Venezia da prima di noi e capisco che l'acqua può anche essere associata alla paura, soprattutto quando invade i territori che non sono suoi.

Guardo questa comunità, e immagino volti che mi sono meno familiari, di cui posso solo immaginare le storie. In alcune di queste storie, l'acqua ha un colore preciso. Il colore dell'abisso, il blu più scuro che possiamo immaginare.

Se penso all'acqua, penso alla vita, ma capisco che qualcuno di voi pensi, o abbia pensato all'esatto opposto. Al confine più netto che possa esistere. Un mare da attraversare.

Forse è sempre l'uomo a rendere l’acqua spaventosa, quando non cura gli argini dei fiumi, quando fa innalzare il livello del mare, quando non pulisce i letti dei canali, quando viene imposto a qualcuno che vuole rivendicare dei diritti, di rischiare la vita in viaggio perché nato nella parte sbagliata del mondo. Perché qualcun altro ha deciso che gli ultimi non ci devono stare con i primi.

Abbiamo scelto di battezzare Nina oggi qui perché in questa comunità i confini non esistono, qui si accolgono persone che sono sopravvissute al mare...si accolgono i passeggeri di ultima classe. Qui l'acqua non fa paura.

Allora abbiamo chiesto ai nonni di portare delle piccole bottiglie da casa e di versarle qui nel fonte battesimale.

Si nasce dopo nove mesi immersi nell'acqua, e adesso si rinasce con quella portata dai nonni, a rappresentare le loro storie, le loro vite, ma soprattutto le tue radici, Nina, radici diffuse.

Tutta questa vita è nell’acqua che Dio ha scelto per ricordarci “l’inizio della vita nuova”, passaggio dal diluvio alla “sorgente del Battesimo, dove per opera dello Spirito Santo l’uomo e la donna, fatti a immagine di Dio siano lavati da ogni male e rinascano in Cristo come nuove creature”.

Storie diverse, vite diverse, acqua diversa. So che potrà sembrarti strano, Nina, ma è tutta questa diversità che ci rende tutti uguali.

D'altronde, la più bella descrizione della vita passa per l'acqua: non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume.


e poi si è pregato il Signore così:

Per Nina, e per tutti i bambini, affinché ognuno di loro abbia ancora il diritto di sognare e i loro sogni possano dare forma a un mondo migliore; per questo ti preghiamo

Per la famiglia di Nina, per tutte le famiglie, affinché possano sostenere i sogni dei loro bambini e guardare il mondo con il loro stupore; per questo ti preghiamo

Per l'ambiente, la culla in cui viviamo, preghiamo perché il vento possa soffiare ancora, sussurrare canzoni tra le foglie, baciare i fiori e accarezzare i fianchi delle montagne; per questo ti preghiamo

Per la pace, perché gli uomini possano darle una concreta possibilità di realizzazione, e iniziare a scrivere una nuova storia; per questo ti preghiamo


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