Che cosa sappiamo dell’IA? Le ricerche che finora hanno monitorato le opinioni, gli atteggiamenti e i comportamenti dei cittadini nei confronti dell’intelligenza artificiale ci descrivono un utilizzo cauto da parte dei cittadini, un crescente desiderio di governance dell’innovazione e un’elevata percezione dei rischi connessi all’impiego delle intelligenze artificiali. Negli Stati Uniti, una rilevazione condotta dal Pew Research Center mostra che – almeno sino a questo momento – una quota ridotta di cittadini statunitensi ha utilizzato ChatGpt: dalla data del suo rilascio, è solo un cittadino su quattro ad aver utilizzato il chatbot di OpenAI, e sono soprattutto i più giovani e i più istruiti. La maggior parte di coloro che hanno sentito parlare di ChatGpt ritiene, però, che i chatbot avranno un notevole impatto sul mercato del lavoro, soprattutto sull’occupazione intellettuale.
Connessa anche alle possibili implicazioni sul mercato del lavoro è la crescente preoccupazione che pervade l’opinione pubblica statunitense rispetto all’IA. Un altro dato interessante, che – come vedremo – accomuna anche i cittadini italiani, riguarda la richiesta di un intervento pubblico nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Due terzi di coloro che hanno sentito parlare di ChatGpt temono che le istituzioni non regolamenteranno in modo adeguato l'uso dei chatbot. Il 31% teme, invece, un eccesso di ...
La descrizione dell'inchiesta di Andrea Rubin continua questo link:
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