Al convegno "Giornalismo e speranza" all'università Lumsa per i cinquant’anni del settimanale diocesano RomaSette, una riflessione su alcune sfide alla professione: dall’impatto dell’AI alle necessità di illuminare le periferie, dal problema del lavoro povero ai linguaggi di odio alimentati dai social. Padre Albanese: "È disdicevole, per non dire penoso, avere giornalisti che spesso sono mercenari della parola"
Bisogna vigilare, ha proseguito, e l’informazione di prossimità è un banco di prova essenziale e ricco di gratificazioni. Perché in questo ambito il contatto diretto con la cittadinanza offre una ricchezza di storie e un ventaglio di esigenze dalla base sociale che, se ben raccontate, hanno la potenzialità di affrancarsi da certe dinamiche tipiche dell’informazione nazionale che più risente dei condizionamenti della politica e dei palazzi. “Il metodo migliore per arrivare ai cittadini è disarmare le parole, imparare che siamo dei ...
L'articolo di Antonella Palermo è a questo link:
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