Piccola "Rassegna Stampa": una selezione di temi (8/8)

Questa è la seconda proposta di una piccola "Rassegna Stampa" fatta di indicazioni di articoli (con relativo link) che potrà incrementarsi anche giorno per giorno. Nel titolo sarà indicato il numero di link proposti seguito da quello precedente (oggi 8/8). In questo modo sarà possibile sapere se ci sono stati aggiunte o meno rispetto all'ultima volta che si è visto il Blog.

Si inizia principalmente con il rilanciare alcuni link di articoli apparsi negli ultimi giorni nella Rassegna Stampa giornaliera del sito www.finesettimana.org, su temi che si ritengono interessanti per le attenzioni spesso sollecitate nella nostra Comunità. Un breve sommarietto ne anticipano il contenuto così si può scegliere quello che eventualmente interessa. In ogni caso anche solo la titolazione e il sommarietto offrono una informazione.

Se volete potete usare la mail parrocchiarisurrezionemarghera@gmail.com per farci sapere se ritenete utile questa formula ed eventualmente quali argomenti ritenete possano essere più interessanti...



1 - Dopo il populismo rischiamo la democrazia della diffidenza

di Mario Giro in “Domani” del 1 luglio 2021 

 

Molti segnali paiono dirci che gli europei sono insoddisfatti della qualità delle loro democrazie. Viene da chiedersi se – come sostiene Putin o Xi Jiping – la democrazia liberale è malata in maniera irreversibile. Quasi ovunque aumenta un generale sentimento di sfiducia nella democrazia al punto che molti cittadini di paesi compiutamente democratici iniziano a dubitare dell’effettiva efficacia del sistema. Tale crisi inizia a essere attribuita alla sua stessa essenza. Gli esperti chiamano tale sindrome “democrazia della diffidenza”: una situazione in cui non ci si fida più delle istituzioni stesse. Molti si chiedono se il sistema democratico occidentale sia adattato alla globalizzazione che necessita di decisioni rapide. 

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202107/210701giro.pdf

 

2 - Il Sudafrica libero dall'Apartheid trent'anni di un miracolo imperfetto 

di Domenico Quirico in “La Stampa” del 30 giugno 2021 

 

Il 30 giugno 1991 entrò in vigore la legge che aboliva l'ultimo razzismo di Stato, un messaggio di speranza per il continente. Oggi si organizzano i pogrom contro gli immigrati e dilaga la corruzione: l'ex presidente Zuma condannato a 15 mesi. 

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202106/210630quirico.pdf

 

 

3 - La chiesa di Francesco ha un conto in sospeso coi popoli nativi dell’America 

di Marco Grieco in “Domani” del 30 giugno 2021 

 

A distanza di nove anni dalla canonizzazione della prima santa amerinda, la chiesa si trova a dover fare ancora i conti con un passato in cui l'evangelizzazione era lessico di un colonialismo spirituale. Secondo la Commissione per la verità e la riconciliazione (Trc), sarebbero almeno 6mila i minori morti nelle scuole residenziali canadesi tra il 1867 e il 1996: una stima al ribasso per le autorità, al punto che il presidente della Trc, il magistrato Murray Sinclair, non ha avuto remore nel parlare di «genocidio culturale» perpetrato dal governo e dalla chiesa. Già sei anni fa la Trc aveva chiesto al pontefice scuse, che non sono mai arrivate. 

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202106/210630grieco.pdf

 

4 - La chiesa istituzione crollerà 

di Paolo Cugini in “Adista” del 24 giugno 2021 

 

Ha fatto scalpore l’affermazione di papa Francesco sul tema del clericalismo e la rigidità dei preti come una “perversione del sacerdozio” 

Lo scollamento progressivo tra la dottrina imposta dalla Chiesa e la vita reale dei cristiani è divenuto un dato di fatto. I sacerdoti vengono formati per mantenere questa struttura rigida. Aspettarsi qualche cambiamento nella Chiesa affinché abbandoni la rigidità dottrinale e diventi più umana e, quindi più evangelica, è pura illusione, anche perché́, coloro che dovrebbero produrre il cambiamento, vale a dire i vescovi, sono scelti per la loro fedeltà̀ alla tradizione dottrinale. Sarà il popolo di Dio a salvare le comunità̀ in virtù̀ di quel sensus fidei che gli permette di cogliere la presenza del Signore nell’oggi della storia. 

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202106/210629cugini.pdf

 

 

5 - Il Sinodo secondo la CEI: due storie da riconciliare 

di Sergio Ventura in “VinoNuovo” del 28 giugno 2021 

 

Il Papa desidera venga intercettato nel percorso sinodale... i germi di fede, di amore e di speranza che abitano il cuore anche di tanti “lontani” ... Dobbiamo riuscire a intercettare tutto questo dotandoci di strumenti adeguati che agevolino il confronto e non favoriscano la divisione o la rivendicazione dei propri spazi... Una vera e propria consultazione del popolo di Dio, questa è la sfida.

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202106/210628ventura.pdf

 

6 - Annunciare Gesù 

di Severino Dianich in “Vita Pastorale” del luglio 2021 

 

Non saranno certo una chiesa autoritaria e cristiani supponenti a propiziare l'incontro con il non credente. L'esperienza di fede è un modo di vedere e giudicare le cose, rendendo Gesù presente nel mondo di oggi. Evangelizzare è rendere Gesù protagonista delle attuali vicende del mondo. 

 

https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202106/210627dianich.pdf

 

C7 - Cina: cent’anni di comunismo (da: ISPI)

Per i 100 anni del partito comunista Xi Jinping avverte: “Non permetteremo a nessuno di bullizzarci”. Ma il centenario è soprattutto l’occasione per esaltare il “nuovo mondo” creato dalla Cina. 

Il Centenario incorona il PCC come il Partito Comunista più longevo (e più grande) del mondo. Il Partito Comunista dell’Unione Sovietica cadde infatti dopo ‘soli’ 88 anni, mentre i partiti di Cuba e Vietnam – quattro anni più giovani del PCC – non possono neanche lontanamente competere con la centralità acquisita dalla Cina a livello internazionale, come recentemente sostenuto da Minxin Pei. La longevità da record del PCC si è quindi trasformata in una fonte aggiuntiva di forza”. 

 

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8 - Etiopia: i ribelli tigrin avanzano, annunciato un cessate il fuoco (da: ISPI)

 

Dopo otto mesi di conflitto nel Tigray, i ribelli riconquistano Makallè e il governo di Addis Abeba annuncia un cessate il fuoco unilaterale che, di fatto, sembra il riflesso dei recenti successi militari delle forze armate vicino al TPLF. È difficile immaginare che il conflitto possa davvero avviarsi verso una soluzione pacifica e politica. In uno scenario in cui gli equilibri e rapporti di forza tra gli attori in campo sembrano momentaneamente invertirsi rispetto ad alcuni mesi fa le milizie tigrine hanno rigettato la sospensione delle ostilità annunciata da Addis Abeba: si assisterà probabilmente ad una nuova escalation, in cui le popolazioni civili alle prese con una crisi alimentare con pochi precedenti nella storia, continueranno a pagare un prezzo elevatissimo.


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