La crisi climatica nell'informazione italiana

Quanto e come viene raccontata dai media italiani la crisi climatica? Che spazio viene dato agli esperti veri e quanto invece ai negazionisti che portano resistenze al cambiamento più che idee? Alcuni dati 


Da quasi 10 anni l’Osservatorio di Pavia segue la copertura mediale dei temi ambientali. I Rapporti Ecomedia dal 2015 al 2019 mettevano in evidenza come l’informazione dei Tg nazionali fosse caratterizzata da un’attenzione altalenante e prevalentemente concentrata su questioni emergenziali, come terremoti o alluvioni. Un articolo dedicato all’informazione sulla crisi climatica pubblicato nel 2020, che prendeva spunto dalla petizione di Avaaz.org rivolta alla Rai con la richiesta di «mettere in primo piano l’informazione sulla crisi climatica», attestava un segnale di cambiamento nella direzione di un miglioramento. I principali 7 Tg nazionali di fascia prime time nei mesi di maggio e giugno 2020 dedicavano una media di una notizia ogni tre giorni alla crisi climatica, prevalentemente attraverso servizi di approfondimento e di sensibilizzazione, sottratti ai tradizionali criteri del newsmaking che favoriscono la notiziabilità degli eventi climatici estremi. L’articolo concludeva affermando che «dati e statistiche di due mesi d’informazione non bastano certo a individuare tendenze di lungo periodo».

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