La nostra prima Domenica di Avvento

L’Avvento che è composto di due movimenti: il nostro andare verso il Signore e il suo venirci incontro, egli è «la nostra pace».


In questo nostro Avvento-Natale con il grido «Vieni, Signore Gesù», cercheremo di accogliere più a fondo l’appello che viene dal mondo e dalla creazione, lasciando correggere il nostro modo di guardare gli “altri”, in particolare chi è povero, scartato, oggetto di violenza, privato di avvenire. 

L’annuncio di Isaia “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci”, proclamato oggi nella prima lettura, non rimarrà un fatto isolato: tutti i testi delle liturgie d’Avvento (letture, salmi, orazioni, prefazi e antifone) ce lo richiameranno costantemente e ci accompagneranno ad una fedele vigilanza nel nostro cammino. 

Lo spirito dell’Avvento non è che non deve, non può lasciarci indifferenti. Facciamo allora nostra questa preghiera: «Vieni, Signore Gesù, spezza le nostre spade, smussa le punte delle nostre lance, cancella i desideri di guerra, le chiusure, i muri: riconosciamo la tua chiamata e il bisogno di aprirci a te, senza timore».


Ogni Domenica di Avvento sarà animata da un gruppo della nostra Parrocchia. Sarà così l'occasione di sottolineare i servizi che ne sono l'anima spesso silenziosa e discreta.


Oggi questo ruolo è stato svolto dal Clan/Fuoco del Gruppo Scout di Marghera che spesso animano anche la nostra liturgia nel servizio di sostegno della preghiera nel canto dell'Assemblea.


Preghiera dei fedeli

 

Per i ragazzi e le ragazze: affinché percepiscono l’urgenza di correggere la rotta che ciecamente noi adulti abbiamo impostato. 

i preghiamo affinché riescano a ricordarci quanto l’individualismo e l’indifferenza siano non sono fonte di sofferenza per tante donne tanti uomini, ma anche un binario cieco verso cui il nostro mondo si sta incagliando. Per questo noi ti preghiamo

 

Per la Comunità della Risurrezione: affinché possa continuare ad essere una porta aperta e sicura per i sogni di inclusione, carità e fraternità.

Possa essere sempre un luogo dove poter fare esercizio di vigilanza e gratuità così che chiunque partecipi sia sempre pronto ad attendere il figlio dell’uomo. Per questo noi ti preghiamo

 

Per Marghera: fin da sempre luogo di grandi cambiamenti, posso ancora oggi mantenersi all’altezza delle sfide sociali a cui chiamata.

Custodisci, alimenta le reti di associazioni di cittadini, sia religiose che laiche, affinché possano continuare a tenere accesa la luce nei loro pensieri di giustizia, prossimità gli ultimi e custodia del creato. Per questo noi ti preghiamo

 

Per chi si sente tuo figlio: affinché possa essere sempre il fautore del cambiamento di quella Chiesa in cammino a cui apparteniamo.

Trovi la forza di spezzare le spade e le lance per costruire falci e aratri. Ci porti a recuperare il senso dell’annuncio del Vangelo superando per sempre la differenza trarre fedi regolari e irregolari. Per questo noi ti preghiamo


Presentazione delle Offerte


Da oggi riprendiamo la processione della Presentazione delle Offerte. Il Pane e il Vino vengono portati da coloro che hanno proclamato le letture. Questo a significare che la Parola proclamata e condivisa diventa quel Pane spezzato che condivideremo nella Comunione. Questo ci renderà il Corpo di Cristo le sue mani nella nostra quotidianità e ci abiliterà a portare la buona notizia agendo nella nostra vita secondo gli inviti raccolti dalla Parola proclamata nelle letture. 


Nella Processione il pane e il vino sono seguiti dalla raccolta delle offerte e, in questa prima domenica di Avvento, vengono deposte ai piedi dell’altare anche una lampada e un falcetto:

Il falcetto per ricordare la profezia di Isaia nella prima lettura: “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci

La lampada a forma di colomba per rappresentare la pace promessa e perché nell’Evangelo di oggi c’è l’invito a vegliare per essere pronti all’arrivo del Signore. 

La lampada ricorda anche la parabola delle dieci vergini con le lampade che attendono lo sposo che ci invita ad essere previdenti.

Come Comunità di Clan/Fuoco del gruppo Scout di Marghera, portiamo una forcola da sempre simbolo delle scelte che orientano e orienteranno la nostra vita. Scegliere significa prendere posizione rispetto alle cose del mondo ed essere strumento di cambiamento contro ogni logica di indifferenza.

Tutto questo è la nostra risposta ed il segno della nostra partecipazione.



Il sentiero di Isaia”, che da stamattina fa dell’altare della chiesa della Cita un libro di storia e un potente invito a “svegliarci dal sonno” è molto più di una riuscitissima opera di Giuliana Benedetti.
"La pace va osata" ci chiedeva don Tonino Bello, perché il profeta ha osato chiedere che anche gli eserciti vengano smantellati: “Un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra!” (Isaia 2, 4), superando “la prudenza umana, i sillogismi della ragione e i calcoli da cancelleria”. Per questo abbiamo appoggiato sull’altare anche due libri che vogliamo rileggere e che portano come titolo lo stesso sogno antimilitarista di Isaia: Antonio Bello: "Sui sentieri di Isaia" (La Meridiana) e Giorgio La Pira: "Il sentiero di Isaia" (Paoline)








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