Parole senza umanità e senza dati di fatto


I dati di fatto: dal 22 ottobre (data dell'insediamento del Governo Melini)
 solo il 10% su 9000 sono stati salvati dalle navi delle Ong

Le organizzazioni non governative sono strutture indipendenti che operano per promuovere i diritti umani e soccorrere persone in gravi difficoltà. In particolare le loro navi raccolgono i profughi che vengono in Italia nei barconi della morte.
Il nostro governo ha dichiarato guerra alle navi delle organizzazioni non governative che salvano del mare quanti tentano di migrare: profughi di guerra, persone che provengono da paesi poveri. 

Da quando si è insediato il governo Meloni (22 ottobre) sono arrivati in Italia e sono stati salvati in mare e accolti 9000 profughi. Di questi solo 850, il 10%, è stato salvato dal mare dalle navi delle organizzazioni non governative. Gli altri sono stati salvati dalle navi della nostra Guardia di Finanza e dalle altre forze dell’ordine italiane.
Queste cose l’opinione pubblica non le sa. 

Va tenuto anche ben presente che l’Italia attualmente accoglie molti meno profughi o migranti che altri Stati europei come la Germania, la Francia, la Spagna… Di fronte a questa disinformazione sulla lotta contro le organizzazioni non governative, che in talune circostanze possono essere anche esse politicizzate, ma il cui unico scopo è di salvare persone da morte sicura, occorrerebbe una chiara
dissociazione.

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Le parole: un carico residuale?

Si dice che le parole plasmano il mondo. Non sempre in meglio. Specie se sono parole infarcite di menzogna, di tornaconto, usate per scavare fossati e tenere a distanza i morsi della coscienza.          

A chi verrebbe in mente di definire degli esseri umani «carico residuale»? Ci vorrebbe un Primo Levi per farsi spiegare cos’è un «carico residuale» fatto di carne umana, di anime ferite, di sguardi spersi, di famiglie separate: mamme e figli a terra, papà da rispedire ai mittenti da cui scappano. «Le parole erano originariamente incantesimi, e la parola ha conservato ancora oggi molto del suo antico potere magico. 

Con le parole un uomo può renderne felice un altro o spingerlo alla disperazione». Chissà se i nuovi governanti e legislatori hanno mai letto Freud. O hanno ascoltato almeno un po’ papa Francesco, che a certe parole ha restituito il peso che fingiamo di non sentire più: «La cultura dello scarto, che colpisce tanto gli esseri umani esclusi quanto le cose che si trasformano velocemente in spazzatura».


L'intero editoriale di Nello Scavo a questo link:

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/un-carico-residuale


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