Giudicare i giovani ambientalisti con gli occhi del futuro

 Nella ipotesi auspicabile di un traino di tipo positivo, le azioni “estreme” di gruppi come Ultima Generazione potranno portare a riflettere più profondamente sull’attuale crisi climatica del nostro pianeta



Nel suo intervento in merito a Ultima Generazione, Paolo Pombeni porta all’attenzione un punto fondamentale, su cui vorrei riflettere in questo mio breve commento. Come dobbiamo interpretare questo nuovo movimento? Dobbiamo identificare questa frangia radicale che lotta contro il cambiamento climatico come un fenomeno isolato o dovremmo piuttosto considerarla come parte di un movimento più ampio? Si tratta dunque dell’espressione isolata di una manciata di attivisti – come Pombeni tende a interpretare il fenomeno– o è parte di un più ampio movimento transnazionale?

L'intero intervento di  a questo link:





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