Presentazione del Rapporto annuale 2022 sull'Economia dell'immigrazione

L’espressione “Resilienza” descrive la capacità di resistere a un evento traumatico, adattandosi e modificando la propria condizione di partenza, ed è la parola chiave della ripresa economica post-pandemia, caratterizzata dagli investimenti europei del Next Generation EU. Nonostante le perduranti incertezze legate ai possibili riverberi della pandemia e agli effetti della guerra in Ucraina, gli investimenti previsti dovrebbero portare a un’Italia più competitiva e sostenibile.


Parallelamente, sarà interessante capire quali saranno gli effetti a livello sociale a medio termine. L’emergenza sanitaria ha sicuramente ampliato le disuguaglianze, mettendo in evidenza alcune fragilità latenti. Se, già nella precedente edizione del Rapporto, era stato evidenziato come gli immigrati fossero stati i primi a pagare gli effetti della pandemia sul piano occupazionale, a causa della maggiore precarietà, sarà interessante, ora, capire che ruolo avranno nel processo di ripresa e resilienza.

Il Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione si concentra sull’analisi delle dinamiche sociali ed economiche legate all’immigrazione in Italia. Accanto all’analisi dei dati provenienti da fonti ufficiali (ad esempio, solo per citare le principali: ISTAT, Eurostat, OCSE, Ministero dell’Economia e Finanze, Banca d’Italia, Infocamere) sono presenti, come consuetudine, approfondimenti curati da esperti e rappresentanti istituzionali (per citarne alcuni: Commissione europea, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Ministero dell’Economia e Finanze, Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, Confartigianato), utili a fornire spunti di riflessione e di interpretazione dei dati.

L'intera presentazione di Enrico Di Pasquale, Fondazione Leone Moressa, a questo link:

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