Dalle tensioni con i palestinesi alle proteste contro la riforma giudiziaria: Israele affronta due crisi distinte ma collegate ed essenziali per il futuro del paese.
Si allarga la crisi politica in Israele. Mentre la maggioranza spinge per l’approvazione della discussa riforma della giustizia, continuano sempre più partecipate le manifestazioni di piazza di chi accusa il governo di minare la democrazia nel paese. La proposta di mediazione presentata dal Presidente Herzog la scorsa domenica non sembra essere riuscita a smorzare i toni di un dibattito ormai rovente. Allo stesso tempo, la decisione di legalizzare nove avamposti in Cisgiordania rischia di alzare nuovamente il livello di tensione coi palestinesi, specialmente in un periodo in cui continuano imperterriti gli episodi di reciproca violenza. In questo contesto, un nuovo periodo di caos e rinnovata violenza sembra affacciarsi all’orizzonte.
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