Dodici Stati hanno chiedono fondi per costruirne di nuove, però intanto riducono i fondi per la gestione delle frontiere e la migrazione
Tornano a crescere i flussi migratori e riappare la parola «magica»: muri alle frontiere esterne. Il tema è tornato alla ribalta, sulla scorta dei dati diffusi da Frontex (l’agenzia delle frontiere esterne Ue): il 2022 ha registrato 330.000 ingressi irregolari, il «più elevato numero dal 2016». Il tema è stato evocato al Consiglio informale dei ministri dell’Interni Ue a Stoccolma e lo sarà al Consiglio europeo informale del 9 e 10 febbraio.
Partiamo subito da un punto: i «muri» sono già ampiamente realtà. Secondo un documento pubblicato dal Parlamento Europeo lo scorso ottobre, a fine 2022 si contavano 2.048 chilometri di barriere ai confini Ue in 12 Stati membri, nel 2014 erano appena 315, nel 1990 zero.
I muri insomma “crescono” e molti Stati membri vogliono che a finanziarli sia l’Ue
L'intero articolo di Giovanni Maria del Re a questo link:
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