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Due notizie: Record in Romania e Italia dei Nerd - Africa: distribuiti 18 milioni di vaccini contro la malaria

Eurostat: cresce il numero di chi è senza lavoro e senza istruzione. Record in Romania e Italia

Nel primo trimestre del 2023 il 18,2% delle persone tra i 15 e i 64 anni di età, che non studiavano, non rientrava neanche nella forza lavoro nell’Ue. Tra i Paesi Ue, la Romania e l’Italia hanno registrato la quota più elevata di persone al di fuori della forza lavoro tra coloro che non hanno un’istruzione rispettivamente con il 25,8% e il 25,6%. Seguono Grecia (22,8%), Croazia (21,8%) e Belgio (19,6%). Le quote più basse sono state registrate in Svezia (8,3%), Estonia (12,3%) e Repubblica Ceca (13,6%). Lo comunica Eurostat in una pubblicazione. 

Nel primo trimestre 2023 nell’Ue, nella fascia di età presa in esame, tra le persone che non hanno seguito un corso di studi, poco più di 8 su 10 erano nella forza lavoro (81,8%), di queste il 76,7% era occupato e il 5,1% era disoccupato. Inoltre, secondo l’analisi sulla forza lavoro nell’Ue (Eu-Lfs3), dei 44 milioni di persone non istruite e al di fuori della forza lavoro nel primo trimestre del 2023, “il 77,8% non cercava un lavoro, non lo aveva trovato e non voleva lavorare”. Mentre, “il 20,3% non lo cercava ma voleva comunque lavorare, il 2,8% lo cercava attivamente ma non era immediatamente disponibile, e l’1,2% non lo cercava ma aveva trovato un lavoro da iniziare in seguito”. Tra le persone non istruite e fuori dalla forza lavoro, “il 21,1% non voleva lavorare perché era in pensione, il 20,7% per malattia o disabilità e il 18,2% per responsabilità di assistenza o altri motivi familiari”.

Africa: Unicef/Oms/Gavi, 18 milioni di dosi del primo vaccino contro la malaria distribuite in 12 Paesi

12 Paesi di differenti regioni dell’Africa nei prossimi due anni riceveranno 18 milioni di dosi del primissimo vaccino contro la malaria. La distribuzione è un passo importante nella lotta contro una delle principali cause di morte nel continente. Le assegnazioni sono state determinate applicando i principi delineati nel Quadro per l’allocazione delle scorte limitate di vaccino contro la malaria, che dà priorità alle aree di maggiore necessità, dove il rischio di malattia e morte per malaria tra i bambini è più alto. Dal 2019, Ghana, Kenya e Malawi forniscono il vaccino contro la malaria attraverso il Malaria vaccine implementation programme (Mvip), coordinato dall’Oms e finanziato da Gavi, l’Alleanza per i vaccini, il Fondo Globale per la Lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria e Unitaid. Il vaccino RTS,S/AS01 è stato somministrato a più di 1,7 milioni di bambini in Ghana, Kenya e Malawi a partire dal 2019 e ha dimostrato di essere sicuro ed efficace, determinando una sostanziale riduzione della malaria grave e un calo delle morti fra i bambini. Almeno 28 Paesi africani hanno espresso interesse a ricevere il vaccino contro la malaria. Oltre a Ghana, Kenya e Malawi, le iniziali 18 milioni di dosi consentiranno ad altri 9 Paesi, compresi Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Liberia, Niger, Sierra Leone e Uganda di introdurre il vaccino nei programmi di vaccinazione di routine per la prima volta. Questo ciclo di assegnazione si avvale della fornitura di dosi di vaccino a disposizione di Gavi, l’Alleanza per i vaccini, tramite l’Unicef. Si prevede che le prime dosi di vaccino arriveranno nei Paesi nell’ultimo trimestre del 2023 e che i Paesi inizieranno a distribuirle all’inizio del 2024. La malaria rimane una delle malattie più letali dell’Africa, uccidendo ogni anno quasi mezzo milione di bambini al di sotto dei 5 anni. La regione rappresenta circa il 95% dei casi globali di malaria e il 96% dei decessi nel 2021. La domanda globale annua di vaccini contro la malaria è stimata in 40-60 milioni di dosi solo per il 2026, con una crescita fino a 80-100 milioni di dosi all’anno entro il 2030.

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