Secondo le stime degli storici furono tra i 5mila e i 10mila gli italiani uccisi nell'eccidio in Istria e Dalmazia durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Seguì l’esodo giuliano dalmata che durò oltre un decennio. Il contesto, le ricostruzioni e le controversie legate a un fatto storico diventato oggetto di polemiche politiche
La giornata è stata istituita nel 2004 con lo scopo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Agli eccidi seguì l’esodo giuliano dalmata, l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana in Istria e nel Quarnaro,esodo che si concluse solo nel 1960: secondo le stime, sarebbero tra i 250mila e i 350mila gli italiani costretti a lasciare le loro case.
L'articolo continua (in questo link: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/09/i-massacri-delle-foibe-il-numero-delle-vittime-lesodo-giuliano-dalmata-il-contesto-storico-cosa-ce-da-sapere-sul-giorno-del-ricordo/7037485/) raccontando:
- Il Contesto Storico
- I massacri nelle foibe
- Un atto di violenza politica estrema
- Le controversie
Interessante anche l'intervista allo storico Alessandro Barbero, che ha sostenuto che “le foibe furono un orrore, ma ricordare quei morti e non altri è una scelta solo politica” (a questo link: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/09/01/intervista-ad-alessandro-barbero-le-foibe-furono-un-orrore-ma-ricordare-quei-morti-e-non-altri-e-una-scelta-solo-politica-il-giorno-del-ricordo-e-una-tappa-di-una-falsificazione-storica/6306663/)
Nessun commento:
Posta un commento