10 febbraio: il Giorno del Ricordo dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata - Cosa c'è da sapere

Secondo le stime degli storici furono tra i 5mila e i 10mila gli italiani uccisi nell'eccidio in Istria e Dalmazia durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Seguì l’esodo giuliano dalmata che durò oltre un decennio. Il contesto, le ricostruzioni e le controversie legate a un fatto storico diventato oggetto di polemiche politiche


La giornata è stata istituita nel 2004 con lo scopo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istrianifiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Agli eccidi seguì l’esodo giuliano dalmata, l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana in Istria e nel Quarnaro,esodo che si concluse solo nel 1960: secondo le stime, sarebbero tra i 250mila e i 350mila gli italiani costretti a lasciare le loro case.


- Il Contesto Storico
- I massacri nelle foibe
Un atto di violenza politica estrema
Le controversie






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