Tre preghiere che potranno farci vivere la Quaresima all'insegna dell'invocazione e della costruzione della pace. Sono di un rabbino, un imam e un vescovo
La preghiera del rabbino Jeremy Milgrom di Gerusalemme
Se solo potessimo riavvolgere il tempo e guardare a prima del 7 ottobre, prima che iniziasse il bagno di sangue.
Se potessimo guardare alla nostra terra di molti decenni fa. Molto prima.
Prima che generazioni di pastori e agricoltori indigeni nella terra di Palestina vedessero espropriati
il campo e la casa, l’ulivo e la vigna.
Prima che gli abitanti dei villaggi e delle città si ritrovassero sulle strade come profughi, prima che si sentissero dimenticati dal resto del mondo.
Prima che tanti bambini diventassero orfani e prima che tanti genitori e fratelli e figlie e nonni perdessero i loro cari. Prima che le loro persone fossero oggetto di tanta violenza, quando i loro corpi erano ancora interi, e le loro anime non erano state ancora ferite.
Prima che venisse inflitta agli indifesi una violenza senza misura, troppo orribile da immaginare.
Prima che le potenze mondiali distogliessero lo sguardo da quanto il mondo vedeva e decidessero di non intervenire per far cessare il fuoco e impedire la strage. Prima che facessero a gara per fornire armi sempre più potenti, armi di distruzione di massa, continuando ad alzare le spalle nell'impotenza e nell'indifferenza.
Ma non si possono cancellare i peccati di omissione e tutte le iniquità̀ commesse nel passato. Possiamo solo decidere di iniziare a cambiare.
Noi preghiamo Dio che i feriti possano ricevere soccorso e non restino mai più senza ospedali e senza cure;
che le scene terribili a cui milioni di persone hanno dovuto assistere non li tengano svegli come incubi notturni;
che il frastuono delle bombe e le grida di disperazione non sconvolgano i loro cuori;
che i milioni di sfollati trovino un riparo permanente e vestiti caldi e puliti che li proteggano dal freddo, aria pulita da respirare, acqua potabile da bere, cibo per nutrirsi e aule dove poter prender sonno. Mai più abbiano la strada per casa e i liquami per bevanda e sulle strade riprendano a correre le auto e non i carri armati;
che sia restituito a tutti un futuro di sicurezza, dignità e speranza e mai più si impossessino di loro la disperazione, l’abbrutimento e la vendetta.
O Dio, guarda al desiderio di pace che sta diventando sempre più forte ogni ora e ogni giorno, in tutto il mondo.
Guarda a questa volontà di pace che pò far iniziare una storia nuova, così diversa da tutto il passato che ci ha ferito.
Solo così il passato e il presente sembreranno un brutto sogno. E tutto ciò non accada mai più.
La preghiera dell’Imam Hamad Mahamed, Venezia
Spesso gli uomini chiedono a Dio di esaudire i loro desideri e le loro richieste, come dice il sacro Corano: “Dio dice: chiedetemi e sarete esauditi”.
Noi musulmani invochiamo il nome di Dio in ogni difficoltà, gli chiediamo di proteggere la nostra vita o di migliorare la nostra salute e questo lo facciamo soprattutto durante la preghiera.
Ora insieme, con tutti gli uomini, uniamoci nel supplicare l’unico Dio della pace.
Dice nel Corano: “Dio vi invita nella casa della pace e dice: o gente di fede entrate tutti nella pace”.
Per questo insieme preghiamo: Dio della pace, donaci al più presto la pace. I nostri cuori e le nostre anime sono stanche e sfinite nel dolore sempre più profondo: restituisci serenità e pace a tutta l'umanità.
O Dio creatore dell’umanità alziamo a te le nostre mani e chiediamo la pace. Sia più forte dell’odio e di ogni conflitto. Fiorisca nei cuori, cancelli i nostri peccati, faccia risplendere le nostre diversità come una ricchezza per tutti.
Noi sappiamo, o Dio, che la violenza non è mai la soluzione dei conflitti, anzi aumenta l'odio e moltiplica il male degli uni contro gli altri.
Noi sappiamo che l'odio non costruisce ponti ma, al contrario, abbatte ogni tentativo di riconciliazione tra gli uomini
Noi sappiamo che l'amore e l'unità sono le strade giuste per avere la pace, sia la pace nei nostri cuori che la pace tra i Paesi.
Noi sappiamo che la libertà di ognuno non può realizzarsi senza la libertà di tutti.
Per questo ti chiediamo che il mondo diventi il campo dove cresce la pace, un campo dove si seminano e si coltivano l’incontro e il dialogo.
O Dio, invochiamo il tuo nome come fu invocato dal nostro padre Abramo dicendo: Di, che il mondo sia nella tranquillità.
Dio dia la pace a tutta l'umanità,
Dio ci dia la forza di credere nella pace con i fatti e le parole, per poter trasformare la terra in un paradiso di pace e amore,
Dio faccia della serenità un compagno e un custode della pace.
E Dio faccia di me un ponte per gettare la pace tra i fratelli e le sorelle.
Dove c'è l'odio sia più forte la pace,
Dove c'è l'ingiustizia vinca la ragione,
Dove c'è la menzogna trionfi la verità,
Dove c'è il male prevalga il bene,
Dove c’è il buio si porti la luce.
Insieme allora supplichiamo: donaci la pace, o Dio. Sia pace in noi e tra di noi, pace nelle nostre case e nel nostro Paese, Sia pace al più presto tra tutti i popoli del mondo e per tutti gli uomini e le donne del mondo! Amen
La preghiera del Patriarca emerito di Gerusalemme, +Michel Sabbah
Signore Dio, nostro Creatore, tu sei l’amore, la vita, la luce. Illumina le tenebre che avvolgono tutta la Terra santa. Tu che ci hai resi capaci di amare ricordaci che ci hai comandato di custodire il nostro fratello.
Signore, nostro Padre che sei nei cieli, sulla terra allontana la guerra dai cuori di tutti, piccoli e grandi, popoli e capi delle nazioni del mondo. Allontana la guerra dai cuori di chi produce e commercia le armi più micidiali che stanno seminando devastazione e morte nella Striscia di Gaza, lutti infiniti, fame e il peggior male che l’umanità sappia generare.
Ti supplichiamo: agisci nei cuori dei potenti del mondo e liberali dalla cecità e dalla morte che è in loro, fa che ricordino di essere tutti creati a tua immagine, fatti per amare e non per togliere la vita agli altri.
Qui, Signore, in tutta la tua terra santa, gli uomini uccidono, distruggono e continuano a gettare missili che seminano morte ovunque.
A Gaza c’è così tanta distruzione e morte che a migliaia sono sfollati sulle strade, senza un rifugio, senza pane con cui sfamare i loro piccoli.
In Israele c’è la guerra che si è impossessata dei cuori. E c’è anche la paura per le sirene e i missili che minacciano la vita di tutti.
Nei Territori Occupati della Palestina, in tutte le città e villaggi, la violenza domina su tutto, isola le città, distrugge e demolisce.
Quanti prigionieri nelle carceri, a migliaia, ben prima del 7 Ottobre, e dopo quel giorno ancora a migliaia i palestinesi che vengono arrestati.
E a Gaza quanti ostaggi israeliani, persone innocenti in attesa della libertà. A tutti, Signore, dona la salvezza, la libertà nella comune dignià umana.
O Dio noi gridiamo a te e ti supplichiamo:
Restituisci a tutti un presente e un futuro di pace nella giustizia;
Rendici capaci di amare come tu ci insegnato, perché siamo tutti figlie e figli tuoi; Facci rimanere umani senza distruggerci nell’odio.
Abbi pietà di tutti, delle persone inermi che è stato deciso di sterminare. Abbi pietà anche dei ‘folli’ che hanno perduto la ragione e il cuore e non smettono di decidere: “Ancora più morte, ancora più demolizione”.
Il salmo ci fa pregare: “Gridano e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti” (salmo 33,18-19). Signore, siamo affranti e sconvolti da questa guerra. Liberaci e abbi pietà di noi. Amen
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