«Ripensare insieme gli stili di vita» per rendere migliore la parte di mondo che abitiamo ed evitare che rimanga in noi quella «inspiegabile nostalgia della schiavitù», cioè modelli di vita e di crescita che dividono, escludono, rubano futuro.
Sono alcuni dei pensieri del Messaggio del Papa per la Quaresima di quest’anno intitolato "Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà". Come Israele guidato da Mosè, nel deserto rimpiangeva l’Egitto, così «anche oggi il popolo di Dio» e le nostre società mantengono «legami oppressivi» che aspettano di essere recisi. Un segnale del perdurare della schiavitù in noi è, per il Papa, la diffusa mancanza di speranza, il vagare «senza una terra promessa verso cui tendere insieme». Il tempo forte della Quaresima, che inizia mercoledì 14 febbraio, ci offre un’occasione per iniziare un cammino di libertà. Preghiera, elemosina e digiuno sono tre espressioni dello stesso «movimento di apertura e di svuotamento» di sé a cui il tempo quaresimale ci invita. Davanti a Dio ci riscopriamo tutti fratelli e sorelle, «invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio. È questo il sogno di Dio, la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù». Qui il testo del messaggio.
Qui il commento di Riccardo Maccioni qui: Papa Francesco e la Quaresima: per essere felici, buoni sogni da fare insieme
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