Un libro da leggere sulla tragedia in corso a Gaza, pubblicato dall’editore Bordeaux e dovuto a Raniero La Valle. Il titolo del libro è “Gaza delle Genti, Israele contro Israele” ed evoca il ruolo salvifico ora venuto meno della “Gerusalemme delle Genti”, che adesso è piuttosto rappresentato dal sacrificio degli innocenti di Gaza. Esso intende inoltre richiamare tutti al pericolo che l’acquiescenza al genocidio in corso a Gaza possa alimentare un risorgente antisemitismo e rappresentare un grande pericolo per il popolo ebreo della Diaspora e per la stessa fede di Israele.
Le argomentazioni del libro e la ricostruzione degli eventi mostrano che dalla tragedia in atto non si può uscire né con la vittoria di Israele, né con la vittoria di Hamas, né agitando il miraggio dei due Stati per i due popoli. Che si debbano fare i due Stati oggi ormai tutti lo dicono, anche Biden, anche la Meloni, anche il ministro degli esteri inglese Cameron, ma tutti sanno che non è possibile per come sono stati colonizzati e trasformati i territori occupati, e il prometterlo sembra essere solo il modo per non essere riconosciuti come corresponsabili o lavarsi la coscienza, dando intanto ad Israele nuovo tempo per realizzare il suo progetto incessantemente ribadito da Netanyahu. Ma dal conflitto nemmeno è possibile uscire con la definitiva saldatura in un unico Stato dei due popoli in lotta per la stessa Terra. In effetti nelle attuali condizioni l’uno o l’altro esito di questo conflitto, con la vittoria dell’uno o dell’altro, precipiterebbe in genocidio, che del resto è già in atto come la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha constatato ingiungendo ad Israele e alle sue Forze Armate di cessarne e prevenirne la perpetrazione.
Senza una svolta, senza una rettifica del pensiero di tutti, un puro snodarsi dello stato di cose presenti secondo la loro logica propria, non può che finire in catastrofe. C’è una sola soluzione possibile ...La recensione continua a questo link:
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