“Off the fence” è una parola d’ordine foriera di nuovo orientamento, sia per la Chiesa Cattolica, sia per chi si cura della “Res publica”
I prossimi mesi ci condurranno all’apertura della Porta Santa, con cui daremo inizio al Giubileo. Vi chiedo di intensificare la preghiera per prepararci a vivere bene questo evento di grazia e sperimentarvi la forza della speranza di Dio. Per questo iniziamo oggi l’Anno della preghiera, cioè un anno dedicato a riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo. Saremo aiutati anche dai sussidi che il Dicastero per l’Evangelizzazione metterà a disposizione”.Con queste parole pronunciate domenica 21 gennaio al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Francesco ci ha ricordato che tra un anno vivremo un evento che, da oltre sette secoli, contraddistingue il cammino della cristianità, quello del Giubileo.Lui stesso ci aveva indicato il 2023 come anno di riflessione sul Concilio Vaticano II (a sessant’anni dalla sua apertura) che, unito al 2024 come anno di preghiera, ci stanno preparando al Giubileo, la cui Bolla di indizione dovrebbe essere pubblicata nella prossima Solennità dell’Ascensione, il 9 maggio 2024.Quali suggestioni e quali aspettative possiamo darci in attesa della celebrazione ormai prossima (Natale 2024) del Giubileo del 2025?
L'articolo di Alessandro Manfredi è a questo link:
https://www.vinonuovo.it/comunita/esperienze-di-chiesa/giubileo-centrifugo/
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