Gli Huthi: origini, evoluzioni e obiettivi strategici all’insegna del nuovo nazionalismo islamico

Le vicende mediorientali hanno portato alla ribalta i Partigiani di Dio (Ansar Allah), più noti come Huthi, il partito-milizia giunto a controllare un terzo dello Yemen, da cui minaccia la rotta del Mar Rosso.

Dapprima concepito per inibire selettivamente i flussi diretti a Israele, l’ostruzionismo ora prende di mira i cargo collegati ai Paesi che solidarizzano con Tel Aviv, per estorcere l’impegno a costringere Netanyahu a porre fine al conflitto a Gaza. La reazione armata angloamericana non sembra avere intimidito gli yemeniti. Anzi, la militarizzazione del transito generalizza indiscriminatamente l’insicurezza per l’intero volume dei flussi da e verso Suez.
Per comprendere chi sono gli Huthi e cosa perseguono nella cornice della destabilizzazione mediorientale, conviene esaminarne origini, evoluzioni, opzioni tattiche e riconversioni strategiche.
Con l'opportunità di trovare nel teatro yemenita l'ennesima incubazione di conflitti che, presto o tardi, trascendono il laboratorio locale di contese superiori, finendo per chiedere il conto a una più estesa platea di attori. Anche a quelli apparentemente estranei e "distratti". 
Il movimento prende nome dalla famiglia che ne sostenne la formazione. Segnatamente da Husayn al-Din al-Huthi considerato l’ideologo fondatore, fratello di Mohammad, di Abdel Malek e imparentato con altri esponenti del vertice politico e militare. ...

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