Israele, Gaza e la credibilità dell'Europa

La guerra a Gaza ha posto l’Europa di fronte alle sue divisioni e alla sua impotenza. E a distanza di sei mesi, il silenzio del continente sulle violazioni israeliane ha eroso la credibilità del continente nei paesi del ‘Sud Globale’.


“Spagna e Irlanda hanno intenzione di riconoscere lo Stato palestinese. Con un po' più di cautela, secondo Emmanuel Macron “riconoscere uno stato palestinese non è un tabù per la Francia”. La maggioranza dei paesi dell'Unione Europea, come l'Italia, evitano la questione. I vertici Ue – Commissione e Consiglio – mantengono quell'ambiguità che in diplomazia segnala un disagio. Dopo i massacri di Hamas del 7 ottobre, la solidarietà europea per Israele era stata forte e univoca. Di fronte all'uso palesemente improprio del diritto di difendersi che Israele sta facendo a Gaza, la Ue è una volta di più in ordine sparso. Non c'è una politica europea su ciò che sta accadendo nella Striscia, non un piano comune per gli aiuti alla popolazione né uno per il “day after”, quando finirà la guerra. Il cosidetto ‘Global South’, nuovo protagonista del presente e soprattutto del futuro dei poteri e degli equilibri internazionali, osserva perplesso”.

L'analisi dell'ISPI è a questo link:



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