È il caso che agli adolescenti si spieghi come si usa un preservativo e come ci si protegge dalla clamidia; ed è il caso che lo si faccia a scuola. Ma affidare questo compito agli insegnanti non è una buona idea
Si potrebbe cominciare da qui: diventare adolescenti significa soprattutto avere a che fare con un certo numero di circostanze: la formazione di cellule gametiche, un corpo che cambia aspetto in fretta, un considerevole aumento degli ormoni e della libido. Tutte cose che non fanno parte, com’è ovvio, della cassetta degli attrezzi fornita nel corso dei primi dieci anni di vita. Perciò può capitare che i ragazzi si sentano disorientati di fronte alla necessità di ricalibrare il rapporto con sé stessi e con gli altri; e magari che vogliano capirci qualcosa. Solo che non sempre si può o si vuole chiedere ai genitori (soprattutto se l’argomento è il sesso), e dato che spesso la scuola non dà risposte soddisfacenti succede che uno le informazioni se le va a cercare da solo, dove può. Il che, nel 2024, vuol dire Internet; il che, data l’enorme disponibilità di materiale facilmente accessibile, vuol dire pornografia ...
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